da Milano
Nuovo capitolo nella storia di Wind, il gestore di telefonia fissa e mobile. La Procura della Repubblica di Roma ha emesso tre avvisi di garanzia, per lipotesi di reato di corruzione. Coinvolti lamministratore delegato di Enel Fulvio Conti, il magnate egiziano oggi proprietario della società telefonica italiana Naguib Sawiris e il mediatore Alessandro Benedetti (oltre ad altre 8 persone tra cui anche lattuale ad di Wind Luigi Gubitosi, che allepoca dei fatti era però in Fiat). La vicenda riguarda la cessione delloperatore telefonico da Enel a Orascom avvenuta nel 2005. Fulvio Conti mostra serenità dopo aver incassato la piena fiducia del consiglio di amministrazione: «Non ho nulla da nascondere e rimango determinato a fare chiarezza sullestraneità di Enel e mie personali allipotesi dindagine». Secondo Conti infatti «loperazione di vendita di Wind è stata sottoposta a tutti i controlli, ed apprezzata dai mercati finanziari. Per questo confido in una sollecita definizione delle indagini avviate da circa un anno, anche nellinteresse di Enel in un momento di forte crescita internazionale».
Lindagine parte da una ricostruzione della vendita di Wind effettuata nella trasmissione tv Report. Alla gara per lacquisizione della società infatti aveva partecipato, oltre alla cordata facente capo a Sawiris, anche il fondo di investimento Usa Blackstone. Secondo quanto riferito a Report da una fonte anonima, sarebbe stata proprio Blackstone ad avanzare lofferta più allettante per Wind. Ma secondo la medesima fonte, quella di Weather venne aumentata dopo che Sawiris e lintermediario Benedetti (che condusse la trattativa per legiziano) furono avvertiti dallEnel della proposta dei concorrenti. Per loperazione sono stati pagati circa 414 milioni di euro di commissioni. Circa 317 milioni sarebbero andati alle banche che finanziarono Sawiris, mentre circa 97 milioni sarebbero stati spesi in consulenze. Una cifra notevole che secondo la fonte anonima sarebbe andata proprio a Benedetti e usata per «favorire» la transazione. La Guardia di Finanza ha già effettuato perquisizioni allEnel e anche nellufficio dellex amministratore delegato di Wind Tommaso Pompei. Ieri in serata Alessandro Benedetti ha detto di essere «certo che emergerà la totale correttezza delloperazione».
Intanto però sul fronte finanziario per Sawiris il tempo stringe. Entro giugno infatti dovrà pagare ad Enel 1 miliardo di euro per terminare il pagamento del 26% rilevato lo scorso anno. Ma le trattative per la cessione di una quota pari al 10% di Wind non decollano.
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