da Milano
Con un discorso avvolgente di due ore - 58 cartelle fitte fitte - Nichi Vendola ha annunciato ieri davanti al Consiglio regionale il suo programma per «una Puglia migliore», fortunato slogan elettorale diventato mantra di governo. Vendola ha riaffermato limpegno principale con cui aveva condotto e vinto la sfida a Raffaele Fitto: «Il governo regionale conferma la sua scelta di pervenire entro lestate a una profonda rimodulazione dei ticket sanitari che porti alla loro sostanziale abolizione». Il piano nei dettagli ancora non cè, ma lassessore alla Sanità Alberto Tedesco ha annunciato di voler alzare la soglia di esenzione da 12mila euro di reddito annuo ad almeno il doppio, se non a 30mila euro. A quel punto, il 70 per cento dei pugliesi non pagherebbe i ticket.
Ma Vendola, nel suo lungo discorso dinsediamento, non ha speso altre parole per spiegare come, con quali soldi vuole intervenire sui ticket farmaceutici per «farli pagare solo ai ladri e ai ricchi» (come ha promesso qualche tempo fa). Loperazione in cantiere costa circa 60 milioni di euro e con il bilancio che ha la Regione non se la può permettere. Tanto più se si aggiungono ai 100/110 che, sempre secondo lassessore Tedesco, «occorre recuperare entro la fine dellanno per la spesa farmaceutica», che la Puglia deve ridurre come previsto dallintesa Stato-Regioni. In tutto fanno almeno 160 milioni di euro e, visto che Vendola nega di voler aumentare le tasse, il problema resta. Il governatore simpegna a mettere in discussione il vincolo finanziario contratto con il governo nazionale, ma non può garantire niente.
La sindacalista critica anche sulla bocciatura del rigassificatore di Brindisi, impianto per trasformare il gas liquido in gas metano: «Non la scelta alternativa che si intende proporre».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.