Continua la polemica sulla scomparsa del tricolore, sostituito dal leone di San Marco, dalle divise della Protezione civile in Veneto. Lultimo a intervenire è stato il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, che giudica «grave» lassenza dei colori nazionali dalluniforme di unistituzione come la Protezione civile. Secondo lesponente dellesecutivo «è molto più grave di quando, ad esempio, si fa la lotta politica con la toponomastica, cambiando il nome delle strade». Per Mantovano la bandiera italiana «non è un simbolo come tanti altri ma è ciò che rappresenta la nazione che si impegna in modo particolare nei momenti drammatici, richiamando a uno sforzo corale tutti i cittadini». Mantovano ha sottolineato che i «simboli hanno un peso e negandolo, giocando sullalternanza dei simboli stessi, anche al di là delle intenzioni, si crea un disorientamento e un danno che va scongiurato».
Il diretto interessato, ovvero lassessore veneto alla Protezione civile Daniele Stival aveva parlato di «polemiche infondate» e aveva spiegato di «aver fatto ristilizzare poche decine di polo destinate ai dipendenti regionali della Protezione civile e su queste ho fatto valorizzare il simbolo della nostra Regione».
Ma contro la «ristilizzazione» erano intervenuti vari esponenti del Pdl, al governo del Veneto con la Lega. E il dipartimento della Protezione civile, che aveva preso atto con soddisfazione della precisazione di Stival.
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