È nata a Matera, ma in Laguna ha vinto quasi... «in casa». Mariolina Venezia, alla «Fenice» di Venezia, appunto, si è aggiudicata la 45ª edizione del premio «Campiello» con il suo romanzo Mille anni che sto qui (Einaudi). A lei sono andati 106 voti, ben 30 più della seconda classificata, Milena Agus, che concorreva con Mal di pietre (Nottetempo). Al terzo posto Romolo Bugaro, con Il labirinto delle passioni perdute (Rizzoli, 41 voti), quarto Alessandro Zaccuri con Il signor figlio (Mondadori, 33 voti). Sorprende il quinto posto di Carlo Fruttero, da molti pronosticato vincitore, con Donne informate sui fatti (Mondadori, 28 voti).
Quella scritta dalla quarantacinquenne sceneggiatrice e autrice tv è unopera prima che, ancor prima di uscire, è stata acquistata da vari editori stranieri e soprattutto dalla Warner Bros, che pare intenzionata a trarne un film. Il romanzo racconta una storia che ha i colori e i sapori dellItalia meridionale e ripercorre le trasformazioni del nostro Paese dallUnità in poi, attraverso la saga di una famiglia che parte da Grottole, in provincia di Matera. Vita contadina, guerre, emigrazione e fame scandiscono i tempi della narrazione, giungendo fino allultimo scorcio di Novecento, con gli scontri sociali e ideologici, gli scandali pubblici e la necessità di scendere a patti con la società e la vita.
Il premio della sezione «Giovani», riservata a scrittori in erba con età compresa fra i 15 e i 22 anni, è stato assegnato a Ilaria Rosselli, con il racconto La leggerezza del rumore.
La Venezia trionfa in Laguna
Lopera prima «Mille anni che sto qui» è una saga meridionale dallUnità alla fine del 900. Ultimo a sorpresa Carlo Fruttero
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.