Veneziani: beghe locali ma il berlusconismo non è in discussione

Non è bastato l'effetto Berlusconi e ha prevalso un voto scomposto. A Milano la Moratti sta pagando per una serie di fattori, ma ciò non investe direttamente il fenomeno Berlusconi ASCOLTA L'AUDIO COMMENTO

Veneziani: beghe locali 
ma il berlusconismo  
non è in discussione

La prima impressione è che non è bastato l'effetto Berlusconi nel senso che pure il tentativo di dare una valenza politica a queste consultazioni e di dare l'idea di una mobilitazione per non far vincere la sinistra, credo che questo messaggio alla fine sia stato schiacciato dalle situazione locali, dalle contingenti lotte politiche in diversi collegi e tornate lettorali.

Alla fine ha prevalso un voto scomposto, non legato a un progetto politico ma un voto che merita una riflessione perché molti fattori sono tornati in gioco e si è affacciata una certa stanchezza che si denota dal calo dell'affluenza alle urne: un segnale importante

Credo che ci sia un problema di natura politico amministrativa non legato a Berlusconi ma un logoromento della poltiica del centro destra.

Il voto di Milano lo vedo come un insieme di fattori che si sono andati accumulando: da una parte è stato eroso il consenso e la credibilità della Moratti come sindaco, dall'altra parte c'è stata la scheggia di quell'incindente, un'altra scheggia si è staccata per via di Fini, seppur minima, ma una parte che ha un suo peso nella coalizione. Se si sommano vari fattori e si aggiunge la credibilità che il potere e l'establishment ha dato a Pisapia investendolo del ruolo di candidato legittimiato questo può spiegare qualcosa.

Credo che sia un effetto indiretto che si ripercuote sul BBerlusconismo ma che non investe direttamente il fenomenop Berluscon

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