da Milano
Larte dà pane. Eccome, nel caso di Maxim Vengerov, violinista di punta che nellalzare larco raccoglie in un solo colpo - dicono - dai 30mila euro in su. Cachet doro cui rinuncia volentieri quando si tratta di sostenere le giuste cause. Come quella del Festival di Portogruaro «Il violino magico», un quarto di secolo di vita, sfilza di ospiti eccellenti, 25 giorni filati di musica (dal 18 agosto), e ciò a fronte di un budget di 110mila euro. «Con tanti denari è facile allestire manifestazioni, datemi un milione di euro e porto i Berliner a Portogruaro. Nel nostro caso, facciamo leva sulla generosità di amici». La butta sullumoristico Pavel Vernikov ex componente del leggendario Trio Ciakovskij, concertista e didatta assai ricercato, da sempre anima del Festival. E nella rosa degli amici, oltre a Vengerov, figurano Moni Ovadia che terrà un concerto-intervista e Quirino Principe, autore del libretto dellopera da camera, in prima esecuzione, Il raggio di suono su musiche di Fabio Vacchi.
Il Festival, emanazione della Fondazione musicale Santa Cecilia guarda ai giovani. E nel rispetto della filosofia di sempre combina le masterclass del dì con i concerti serali. Corsi di alto perfezionamento che attirano in questangolo colto di Italia artisti come Simonide Braconi, Enrico Bronzi, Bruno Cavallo, Gabriele Cassone. Sempre in agosto, scorre in parallelo la seconda edizione del concorso violinistico per fanciulli fra gli 8 e i 12 anni, già scremati in partenza e quindi impegnati a Portogruaro nelle sole finali.
Vengerov e Ovadia per beneficenza al «Violino magico»
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