Maurizio Acerbi
È, senza ombra di dubbio, lappuntamento più atteso di questo mese di ottobre, sia per il fascino di un percorso e, soprattutto, di un arrivo che sanno trasmettere sensazioni uniche, sia per il numero cospicuo di partecipanti che da un ventennio ne onora la tradizione.
La VeniceMarathon festeggerà, il 23 ottobre, il suo compleanno numero venti, un traguardo importante che testimonia la bontà di una organizzazione sempre allaltezza. Insomma, il tentativo, nato nel 1986, di provare a coniugare il fascino della laguna e dei suoi scorci a quello che accompagna la poesia atletica della disputa di una maratona, sembra essere riuscito pienamente; ora più che mai. La grande classica dautunno, questanno, varrà anche come prova per il Campionato Mondiale Militare, giunto alla sua 39/A edizione. Enrico Jacomini, presidente della manifestazione, ha giustamente sottolineato il carattere internazionale della maratona veneziana: «La sfida che ho raccolto è stato il consolidamento della corsa nel tessuto sportivo internazionale. Lobiettivo è la creazione di un punto di riferimento in cui gli sportivi possano confrontarsi. Lannunciata presenza di grandi atleti del passato e di importanti autorità dellatletica mondiale sta a dimostrare il successo di questo progetto». A parte quelli che correranno per il mondiale militare (in rappresentanza di 19 paesi) saranno circa 7.000 gli iscritti alla Venicemarathon, tra cui 700 donne e 1.500 stranieri. Il percorso è quello consolidato, piatto e in leggera discesa. La partenza avviene, alle 9.20, a Stra, pochi chilometri ad est di Padova. Si fiancheggiano le ville palladiane del Brenta, a partire da Villa Pisani, procedendo lungo la Strada Statale N.11. I podisti attraverseranno una serie di paesi della Riviera: Fiesso dArtico, Dolo, Mira (km 10) e Oriago. Qui, si piega verso destra verso Malcontenta (km 20). Dopo Marghera, i maratoneti attraverseranno Mestre.
Passato il muro dei 30 km ci si dirige verso Venezia, con lunghi rettilinei pianeggianti, interrotti solo da un breve cavalcavia. Attraversato il lungo Ponte della Libertà, il tratto più impegnativo del percorso, che collega la città alla terraferma, ecco profilarsi Venezia con i suoi campanili. Dopo la zona portuale, infatti, i podisti troveranno il lastricato, a pochi passi dalle acque dei canali, e i fatidici 13 ponti che sono entrati a far parte della leggenda di Venicemarathon. Superato il Canal Grande, su un ponte di barche lungo 160 m, e alla fine del Palazzo Ducale, ecco il Ponte della Paglia, lunico senza passerelle. Riva degli Schiavoni, Riva Ca di Dio, Riva San Biagio, la discesa dellultimo ponte e finalmente larrivo in Riva dei Sette Martiri a due passi da piazza San Marco.
Tempo massimo di sei ore. Stazioni di rifornimento con acqua e integratore ogni 5 km a partire dal km 5. Frutta, biscotti e barrette energetiche saranno disponibili a partire dal km 20. Ogni atleta troverà allinterno del proprio pacco gara due spugne personali, che potrà portare con sé durante la gara ed immergere nelle apposite vasche con acqua corrente presenti sul percorso ogni 5 km, a partire dal km 7,5. In queste postazioni non saranno previste spugne che gli atleti possano prendere.
Le iscrizioni, fino al 14 ottobre, sono aperte ad un costo di 60,00 euro.
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