Due italiani su tre la vogliono. E oggi si potrà provare quella vera. La Smart ForTwo, versione elettrica della famosa auto per due a benzina, sarà una delle protagoniste di «Dai una scossa alla città», il convegno organizzato da Espansione stamane al Piccolo Teatro. Obiettivo? Dar vita a politiche concrete sul presente (e futuro) dellauto elettrica e discutere, in una tavola rotonda che riunisce costruttori e istituzioni, di come incentivare la mobilità «verde» in Lombardia e in Italia. Paese, il nostro, tra i pochissimi a non avere ancora le idee chiare sullargomento.
Mentre a New York, entro il 2012, 13mila taxi elettrici scorrazzeranno per le vie della Grande Mela, anche gli italiani - e i milanesi - votano sì alle auto «pulite». Il motivo può sorprendere: nellepoca dei disastri ecologici nel Golfo del Messico, si sente il bisogno di un veicolo anzitutto più pulito (63%), oltre che silenzioso e moderno. Niente motivi ideologici quindi (solo l1,6%), ma grande bisogno di una vettura comoda per la città e, perché no, a emissioni zero.
Daimler, Renault, Mitsubishi e litaliana Sunny Car, tutti costruttori di veicoli elettrici, saranno presenti al convegno, dove interverranno anche il sindaco Letizia Moratti, il presidente della Regione Roberto Formigoni e il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli, nonché i rappresentanti delle utilities elettriche come A2a. Il punto è semplice: senza i mezzi adeguati e una decisa scelta di campo politica nei confronti del mondo dellelettrico - che si tradurrebbe in cospicui incentivi statali - addio ai veicoli ecocompatibili: a oggi una citycar elettrica costa il triplo di un modello equivalente a benzina. Si risparmia sui pieni? Certo: il costo della ricarica delle batterie al litio è di un centesimo e mezzo al chilometro (due euro per un pieno), rispetto ad un uso morigerato di un diesel, che si attesta sui 6 centesimi. Ma questo, ancora, non basta a rendere conveniente linvestimento: bisognerebbe percorrere centinaia di migliaia di chilometri per andare in pari con la spesa iniziale.
Convenienti o no, le auto elettriche rappresentano una vera e propria rivoluzione nel modo di concepire la mobilità e di tutelare il clima della propria città. Il vero cruccio si chiama ricarica: le batterie al litio - col tempo divenute molto meno ingombranti - impiegano circa otto ore a «riempirsi» da una normale presa a 220 volt e garantiscono circa 100 km di autonomia. Più che sufficienti per il quotidiano tragitto casa - lavoro di un lombardo medio, ma inadatti a coprire grandi distanze.
Proprio in tema di ricariche, A2a a Milano e Brescia e Enel a Roma si sono recentemente impegnate in alcuni progetti di pieno energetico lampo: 200 colonnine a ricarica rapida - circa unora - nel capoluogo lombardo, 40 a Brescia e 150 nella capitale per la fine del 2010.
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