La verità di Frattini: «Pagano per errori altrui»

Non è più il titolare della Farnesina, ma Frattini lancia il suo appello. Il messaggio arriva su twitter: «L’Italia non si pieghi». E aggiunge che è ora di «verità e giustizia per i nostri marò sbattuti in cella e che pagano per gravi errori altrui». Scrive l’ex ministro: «Qualcosa non ha funzionato ed è ora di capire come mai la nave sia entrata in porto e due militari italiani siano scesi a terra. L’India sbaglia giuridicamente ma intanto in carcere ci sono i nostri. L’Italia non si pieghi e sia ancor più accanto a ragazzi che facevano il loro dovere in azione anti pirateria».
Non è solo Frattini a reagire alle ultime notizie che arrivano dall’India, ma gran parte del mondo politico. «Ciò che sta accadendo in India, con i nostri marò sbattuti ingiustamente in carcere, è semplicemente inaccettabile» commenta Maurizio Lupi. Indignato si dice il senatore del Pd Mauro Del Vecchio (già comandante della missione Isaf in Afghanistan e membro della Commissione Difesa di Palazzo Madama): «La decisione del giudice della Corte di Kollam desta preoccupazione per la sorte dei nostri soldati e ci indigna per il mancato rispetto delle norme del diritto internazionale». E aggiunge: «Il nostro governo deve continuare a sviluppare un’azione di sostegno delle tesi italiane, perché i nostri due marò abbiano la possibilità di difendersi davanti al tribunale più appropriato, che è quello italiano, dalle accuse loro rivolte. La decisione di trasferire in carcere i nostri militari è inaccettabile». Per l’ex ministro della Difesa La Russa «ci vuole uno stimolo al governo a fare ancora di più, per esempio richiamando l’ambasciatore in India per consultazioni». Poi spiega che la situazione è grave: «È la prima volta nella storia italiana in tempi di pace che due militari vengono fermati all’estero.

Massimo e Salvatore devono sapere che non ci stancheremo mai di chiedere che vengano rimpatriati e giudicati dalle nostre istituzioni. E mi aspetto che il governo metta al primo posto questa questione». Mentre Gasparri invoca l’intervento della comunità internazionale per una vicenda «incredibile».

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