Vero, il fumo nuoce che è un piacere Ma ha fatto la storia

Caro Granzotto, leggo la mia lettera pubblicata su «il Giornale», nonché la Sua risposta. Non per avere l’ultima parola, ma eccole i miei brevi commenti: 1) Non sono marchese, ma il mio titolo esatto è «don»... dei Marchesi di Villahermosa ecc. 2) La mia chiosa sulla causa della morte precoce di Edoardo VII (quello della «Entente Cordiale», il movimento tendente a isolare la Germania del terribile nipote Guglielmo II e l’Austria di Franz Josef dal resto dell’Europa) non per questo lo sminuisce. E sul fumo insisto, anche se mi pare un gratuito divagare. È vero: Hitler non fumava, mentre Churchill e Stalin fumavano, ma non fu questo il motivo per cui le suonarono di santa ragione a Hitler. Erano ben altri i fattori. 3) Lasciamo stare il Risorgimento.

E semmai, visto che siamo a Milano, mi permetto rammentare che le famose Cinque Giornate iniziarono proprio con lo sciopero del fumo, per toccare l’Austria nel portafoglio, boicottando sia i sigari dell’imperial-regio monopolio austriaco, sia il gioco del lotto. E caspita se riuscirono a cacciarli, gli austriaci, sia pure per poco. Anche perché i milanesi di allora erano gente dagli attributi belli tosti e quadri.Mario Salvatore Manca di Villahermosa e-mail

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