La sinistra usa il caos voli per aggredire Salvini

I disservizi nei trasporti vengono trasformati in pretesti contro il vicepremier. Mit al lavoro su opere e cantieri

La sinistra usa il caos voli per aggredire Salvini
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Per la sinistra, ogni ritardo o intoppo è uno scandalo di Stato. E il responsabile è uno e uno soltanto: il vicepremier Matteo Salvini (nella foto). Vale anche per il caos voli nel Nordovest di due sere fa. Pure i blackout dei radar sono addebitabili al leader della Lega.

Se un treno arriva con dieci minuti di ritardo o più, la colpa è del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Se c'è traffico sull'A1 il venerdì sera, la colpa è del vicepremier che guida il Carroccio. Mancano le code ai caselli e i guasti nella metropolitana di Parigi, poi il paniere è completo. Certo, i disagi nel settore Trasporti ci sono: è innegabile. Ma il ministero è al lavoro, con tanti progetti legati al Pnrr e non solo, per sanare decenni di cattiva o di nessuna progettazione. I cantieri sulle rotaie italiane sono 1.200. I convogli in circolazione hanno battuto il record statistico. Sono dati che raccontano una storia che l'opposizione fatica ad accettare.

In Italia, insomma, non si è mai intervenuti così tanto sulle ferrovie e non si è mai viaggiato così tanto su rotaia: le conseguenze erano state messe in conto.

Come premesso, l'ultimo episodio di cronaca ha riguardato gli aerei. Nel 2015 il Terminal 3 di Fiumicino andò a fuoco per via di un incendio. La vicenda, oltre a effetti giudiziari, comportò nell'immediato la cancellazione di molti voli. Non ci fu però la caccia al ministro, che a quei tempi era il dem Graziano Delrio. Sono differenze di stile.

Mentre le responsabilità tecniche vengono accertate e si assiste al rimpallo di accuse, dal centrosinistra è partito un pronosticabile coro greco. Per il Partito democratico, il vicepremier Salvini "blocca anche il cielo" ed è "il peggior ministro dei Trasporti dell'Italia repubblicana". Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti, e Andrea Casu, vicepresidente della stessa Commissione hanno annunciato un'interrogazione parlamentare. "Quanto accaduto - hanno spiegato i due deputati del Pd - è gravissimo: passeggeri bloccati a terra per ore, famiglie costrette a passare la notte in aeroporto, vacanze rovinate". Colpa di Salvini, ovvio. Gabriella Di Girolamo, grillina, non fa eccezione: "L'ennesima dimostrazione dell'incapacità di questo governo di garantire i servizi essenziali ai cittadini", dice. La "caccia" a Salvini è una delle due-tre attività para-politiche per cui il "campo largo" ritrova unità. Le altre sono l'offensiva pretestuosa al governo di Giorgia Meloni sui diritti Lgbtq e le accuse di fascismo all'esecutivo. "Da Salvini nemmeno una parola sul blocco del traffico aereo di ieri", insiste Elisabetta Piccolotti, di Avs. In realtà, il ministro ha parlato eccome, facendo sapere di aver seguito "con attenzione l'evolversi della situazione" e di essere in costante contatto "con tutti i soggetti coinvolti a partire da Enav".

Comunque il coro non è finito. Per Raffaella Paita, capogruppo al Senato d'Iv, mai "come con questo governo i trasporti sono diventati un biglietto da visita negativo per il Paese". Polemiche che hanno riguardato anche il "trattamento" che avrebbero ricevuto i passeggeri coinvolti nel caos. Il presidente della Commissione Trasporti della Camera dei deputati Sasso Deidda, Fdi, ricorda come in queste circostanza l'assistenza spetti alle compagnie aeree. È un "dovere inequivocabile" che trova sussistenza in un regolamento dell'Ue. Le infrastrutture italiane intanto si rinnovano. Il tunnel del Colle del Tenda era chiuso dal 2 ottobre del 2020. Il leader della Lega lo ha riaperto due giorni fa, restituendo agli italiani e ai francesi un collegamento strategico. L'obiettivo principe è sempre quello di collegare Torino e Lione nel tempo più veloce possibile. Il Pd, che per la riapertura del Tenda non poteva che applaudire, si è complimentato.

Ma ha anche presentato un dossier con tutte le "criticità del territorio": il documento è stato consegnato nelle mani del ministro dalla vicepresidente del Pd Chiara Gribaudo. Serviva forse una nota negativa in un contesto troppo idilliaco per poter essere associato, da sinistra, a Salvini.

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