Medicina

Verona Ogni anno entrano in Europa 30mila pazienti colpiti dalla malaria

Studi clinici di fase III condotti su oltre 2.500 pazienti in Africa e Asia, di cui 1.600 bambini sotto i 5 anni, confermano l’elevata efficacia e la rapidità di azione di una innovativa terapia combinata, in dose fissa, a base di artemisinina (Artemisinin-based Combination Therapy - Act) sviluppata dall’azienda farmaceutica italiana Sigma-tau e dall’associazione no profit Medicine for Malaria Venture (Mmv).
«Sono oltre 30 mila i casi di malaria importati in Europa ogni anno dai paesi endemici», secondo il dottor Gilles Pomerol, dell’Organizzazione mondiale della sanità. «Parte di questi si verificano nei viaggiatori internazionali, parte negli immigrati che visitano i paesi d’origine e rientrano in Occidente. E’ quindi necessaria da parte dei medici europei una maggiore conoscenza e familiarità con questa patologia, anche perché la dimensione della mobilità internazionale ha raggiunto una cifra che supera annualmente gli 800 milioni di arrivi».
Questi dati sono emersi nel corso di un simposio internazionale tenutosi a Verona in occasione dell’European Congress on Tropical Medicine and International Health, durante il quale sono stati illustrati gli ottimi risultati nel trattamento della malaria ottenuti negli adulti e nei bambini dall’associazione diidroartemisinina e piperachina. Facile la somministrazione: tre compresse al giorno per tre giorni e una protezione significativa da nuove infezioni per almeno 2 mesi dopo l’inizio del trattamento. Le malattie tropicali, prima fra tutte la malaria, continuano a mietere in tutto il mondo milioni di vittime.

La lotta alla malaria va intensificata con efficaci terapie.

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