Da Verona ok a Unicredit ma non all’aumento al buio

Da Verona ok a Unicredit ma non all’aumento al buio

Assemblea dal risultato scontato oggi per Unicredit. I soci approveranno a larga maggioranza l’aumento di capitale da 7,5 miliardi che partirà il mese prossimo. L’attenzione, però, si sposta sulle decisioni che prenderanno gli azionisti di riferimento della banca di Piazza Cordusio.
Il primo azionista italiano, la Fondazione Cariverona, ieri ha riunito i propri organi e ha deliberato l’assenso alla ricapitalizzazione riservandosi però di valutare le modalità dell’intervento. Con il 4,2% in portafoglio per l’ente guidato da Paolo Biasi l’esborso si attesterebbe attorno ai 315 milioni di euro. Una cifra che suggerisce prudenza considerato lo scenario macroeconomico e, fatto non trascurabile, che è il terzo aumento di capitale di Unicredit in tre anni. Il sindaco di Verona, Flavio Tosi, che ha raggiunto una buona intesa con Biasi, ha sempre sottolineato la necessità di partecipare sia per preservare l’italianità dell’istituto guidato da Federico Ghizzoni che per abbassare il prezzo di carico.
Non si può escludere che alla fine Cariverona segua la stessa strada di Crt (3,3%) che da tempo ha manifestato la disponibilità a investire circa 350 milioni nell’aumento anche attraverso la conversione di cashes in portafoglio. Più interlocutorie le posizioni assunte dalle Fondazioni con quote minori: Cassamarca (0,7%), Banco di Sicilia (0,6%) e CariTrieste (0,3%), pur avendo dato l’ok all’aumento, aspetteranno di conoscere tutti i dettagli per effettuare le proprie valutazioni. È chiaro che uno «sconto» potrebbe rappresentare un incentivo alla sottoscrizione.

A questo proposito gli analisti di Intermonte hanno stimato un prezzo di emissione delle nuove azioni «conservativo»: 0,4 euro per azione con uno sconto del 30% sul prezzo teorico ex diritto. Ieri in Borsa Unicredit ha perso il 3,3% a 0,7 euro. Intanto è stato firmato l’atto di scissione delle gestioni patrimoniali private della controllata Pioneer a favore di Unicredit.

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