Si divide tra Milano, dove è nato e continua a risiedere, Palermo, dove è direttore stabile dellOrchestra Sinfonica Siciliana, e Lucca: la città di Giacomo Puccini, il compositore con cui meglio sintonizza. È cresciuto in una famiglia in cui la cultura è stata vissuta in modo naturale e completo, in perfetto equilibro fra arte, musica in testa, e il rigore matematico delle scienze. È Alberto Veronesi il direttore dorchestra che stasera (ore 21), in Conservatorio, a capo dellOrchestra Sinfonica Siciliana conduce il Concerto di Natale su invito della Società dei Concerti. Il programma affianca alla Valse di Ravel, Das Lied von der Erde di Mahler con il mezzosoprano Anna Carolyn Schulter e il tenore finlandese Heikki Siukola.
Lappuntamento di stasera è unoccasione per ricongiungersi con la famiglia considerato che il ponte natalizio porta Veronesi a Guangzhou, alle porte di Shanghai per concerti con lOrchestra di Pechino e un pezzo da novanta della scuderia Deutsche Grammophon: il pianista cinese Yundi Li. Veronesi non è nuovo a progetti con pupilli della potente casa discografica, uno su tutti: il tenore Placido Domingo, forza motrice dellopera Edgar di Puccini in circolazione da questa primavera. La collaborazione discografica con il cantante si rinnoverà in estate con incisioni legate a Leoncavallo: lopera I Medici e una serie di arie con il cinese Lang Lang alla tastiera (in realtà deve ancora confermare linvito a costituire il duo). Nella buca dorchestra, ci sarà il complesso del Maggio Musicale Fiorentino.
Quanto allOrchestra Sinfonica Siciliana, attiva ormai da mezzo secolo, Veronesi ricorda che «è tra i più grandi complessi in Italia, e per numero di dipendenti, più di duecento, risulta il più grande dEuropa. In questo senso equivale ai Berliner». Sempre Veronesi spiega che lorchestra vive grazie «al sostegno di Stato e Regione, i ricavi propri e sponsor privati sono poca cosa rispetto alle sovvenzioni pubbliche».
Forte di questa salubrità finanziaria, che obiettivi si pone lorchestra sicula?
«Vorrei farla conoscere sempre di più e consentirle di lavorare anche con grandi direttori. Ora aspettiamo artisti come Yuri Temirkanov, Rafael Frühbeck de Burgos, Michel Plasson».
Veronesi, che nel frattempo sè preso una casa a Palermo, dedica «circa 12 settimane di lavoro puro allorchestra, più vari giorni spesi per condurre audizioni, presiedere concorsi». Così, ha seguito a distanza lAida scaligera, «ho trovato Alagna un tenore formidabile, credo sia il più significativo dellultima generazione». Avete mai lavorato assieme?, Abbiamo chiesto: «Abbiamo dei progetti pucciniani».
È conciliante nel commentare labbandono in diretta del palcoscenico da parte di Alagna: «Non bisognerebbe farne una tragedia, la Scala dovrebbe consentire ad Alagna di tornare. Gli artisti sono uomini, è difficile controllare le proprie reazioni».
Dal profondo nord alla mediterranea Palermo. Chiediamo a Veronesi come vive laltalena tra città così diverse. «Ritengo che Palermo sia uno dei centri culturali più vivi dItalia.
VERONESI «Alagna? Un tenore formidabile»
A colloquio con il musicista che stasera dirige in Conservatorio la grande Orchestra Sinfonica Siciliana
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.