Vertice Mosca-Ue sul metano russo

da Milano

È stata nuovamente l’energia la protagonista del summit Russia-Ue a Soci, sul Mar Nero. «Se gli europei si aspettano di essere ammessi nel sancta sactorum della nostra economia, ovvero l’energia», si dovranno aprire anche le porte dell’accesso diretto alla distribuzione nei Paesi Ue: questo il messaggio a conclusione dell’incontro del presidente russo Vladimir Putin con l’eurotroika Wolfgang Schuessel-Javier Solana-José Manuel Barroso. Secondo una recente lettura della stampa russa, non è un caso che Gazprom continui a rinviare la scelta dei partner per il mega-progetto sui ricchi giacimenti di Shtokman: alcuni candidati non hanno offerto al monopolio russo del gas gli asset necessari nel settore energetico dell’Europa Occidentale. Il monopolista russo doveva fare la sua scelta entro il 15 aprile, ma al momento non c’è alcuna soluzione. E ieri l’ad Eni Paolo Scaroni ha confermato l’interesse del gruppo a operare nell’upstream (ricerca e sfruttamento, ndr) della Russia.

«L’Eni è interessata a tutti i Paesi ricchi di idrocarburi e la Russia è uno di questi», ha precisato. L’Eni «ha ambizioni nell’upstream e Gazprom vuole entrare a valle del mercato, con la vendita di gas in Europa. E intorno a questi obiettivi strategici ritengo si possa raggiungere un’intesa. Ma non abbiamo fretta».

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