Il vescovo Angelo prende possesso della Diocesi Il rito in Duomo

L’incoronazione pubblica avverrà il prossimo 25 settembre, con la tradizionale processione in Sant’Eustorgio: ma da ieri il cardinale Angelo Scola è il nuovo arcivescovo di Milano, insediato con la cerimonia della «presa di possesso», rigidamente regolata dal codice di diritto canonico, che si è svolta in Duomo. Il successore di Dionigi Tettamanzi era rappresentato da un procuratore da lui stesso indicato, il vicario generale Carlo Redaelli. Nella cappella alle spalle dell’altare maggiore, durante la preghiera dell’Ora Sesta, Redaelli ha ricevuto a nome di Scola la lettera di nomina. Subito dopo è stata letta la traduzione in italiano della Lettera apostolica di Benedetto XVI che indica nel Patriarca di Venezia il nuovo capo della diocesi di Milano. Alla cerimonia erano presenti i Vescovi ausiliari, il Capitolo Metropolitano, i capi-ufficio e il personale della Curia Arcivescovile e dei fedeli. Da Venezia due ecclesiastici, inviati dall’Arcivescovo, hanno portato i documenti ufficiali. Dopodichè le campane del Duomo hanno suonato per celebrare l’insediamento del nuovo Arcivescovo.


La «presa di possesso» di Scola arriva a ventiquattr’ore dal commiato del suo predecessore Tettamanzi, che giovedì aveva rivolto il suo saluto ai fedeli milanesi dopo i quasi nove anni trascorsi in Arcivescovado. Da oggi, nelle messe celebrate a Milano, verrà citato il nome di Angelo Scola.

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