In vetta c'è una Napoli versione noir

Roberto Saviano, pur vendendo qualche migliaia di copie in meno della settimana scorsa, resiste in vetta alla classifica. La paranza dei bambini (Feltrinelli) si attesta attorno alle 12mila copie. In rapida salita, a dargli la caccia arriva Maurizio De Giovanni con il suo nuovo noir Pane per i bastardi di Pizzofalcone (Einaudi) che raggiunge le 10mila copie e supera così l'Alessandro D'Avenia di L'arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita (Mondadori), che questa settimana si attesta sulle 9mila e 800 copie. Pane per i bastardi di Pizzofalcone si inserisce nel ciclo dedicato all'ispettore di polizia Giuseppe Lojacono che questa volta per indagare sulla morte di un panettiere dovrà mettersi in concorrenza con la molto più prestigiosa squadra di detective dell'antimafia. Lojacono ha ormai tra i lettori uno zoccolo duro di fans affezionati che tra poco potranno vederlo anche in tv. Le indagini dell'ispettore Lojacono diventeranno una fiction in onda su Raiuno (probabilmente dal prossimo gennaio). Intanto forma con La paranza dei bambini un duo di testa napoletano.

È invece scivolato al quarto posto Il labirinto degli spiriti di Carlos Ruiz Zafón (Mondadori), anche se con le sue 8mila copie riesce a tenere a bada (e al quinto posto) La dieta della longevità (A. Vallardi) di Valter Longo, che raggiunge circa 7mila e 200 copie. Del resto la dieta sotto Natale tira meno... Magari dopo le feste tornerà a stravendere (è comunque il libro di gran lunga più performante della Varia). E a proposito di feste, arriva in classifica il primo libro indubitabilmente natalizio. Storie di Natale (Sellerio) è una serie di racconti che mettono in fila alcune delle migliori firme dell'editore palermitano: Giosuè Calaciura, Andrea Camilleri, Francesco M.

Cataluccio, Alicia Giménez-Bartlett, Antonio Manzini, Francesco Recami, Fabio Stassi. Un libro strenna che vende ben 6mila e 200 copie. Il racconto, di norma, in Italia non è tra i generi più apprezzati. Ma se finisce sotto l'albero ritrova il proprio ruolo.

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