"Vi porto in un'America di sangue e vendette"

L'autrice Joyce Carol Oates indaga da anni i temi del male e della violenza, anche sulle donne: "È un periodo buio"

"Vi porto in un'America di sangue e vendette"
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Joyce Carol Oates ha la penna intinta nella polvere da sparo, scava, perfora nel profondo. Il suo romanzo Foxfire ora pubblicato in italiano da Il Saggiatore (pagg. 320, euro 19) è un invito a non accettare il mondo per com'è, è un inno alla libertà, ma è una storia anche di rabbia, voglia di vendetta, violenza, passione e di soprusi degli uomini.

Ambientato nella provincia degli Stati Uniti degli anni Cinquanta, il romanzo esplora il confine tra ribellione e crudeltà e la sconsideratezza della giovinezza. Foxfire è il nome di una "gang fuorilegge" che flagella le strade di Hammond, una cittadina immaginaria, nello stato di New York. Foxfire sono cinque ragazze determinate a liberare la città da porci, pervertiti e uomini brutali. La mente del gruppo è Margaret Sadovsky, detta Legs (in inglese, "gambe"), svelta, intelligente, feroce. Con lei ci sono Goldie, Lana, Rita e Maddy "Monkey". La loro è un'esistenza tragica, segnata dalla morte dei genitori, da padri assenti, alcolizzati, o da madri con crisi psicotiche, professori molestatori e vicini di casa viscidi. Legs così decide di tatuare una fiamma rossa a ciascuna delle "sorelle di sangue".

Foxfire è una storia di ribellione, violenza e sorellanza. In quali casi gli uomini sono nemici delle donne? La violenza, in alcuni casi, può essere giustificata?

"Ai tempi di Foxfire, che risale a molti anni fa, ma che rispecchia in modo allarmante il periodo buio che viviamo negli Stati Uniti, i diritti delle ragazze e delle donne erano molto limitati, se confrontati con i diritti dei ragazzi e degli uomini, che venivano dati per scontati. Ma a quei tempi, ragazze e donne avevano poca consapevolezza della loro sorellanza: subivano ogni insulto individualmente, in isolamento. Il personaggio Legs di Foxfire insegna loro che non sono sole, non sono isolate: quando una di loro subisce abusi, subiscono abusi tutte, la loro difesa deve essere quella di unirsi, di consolidare la propria forza. Foxfire brucia, il motto della gang, è l'entusiasmante scoperta della forza del legame con gli altri. Tuttavia, man mano che la storia si sviluppa, le ragazze di Foxfire esagerano e iniziano a emulare il nemico, cosa che a volte accade nel furore di un potere appena acquisito".

Un altro suo romanzo, Il giardino delle delizie, ci parla di una umanità avida di scalata sociale, intrappolata nel miraggio di un paradiso terrestre che non esiste. Lei descrive spesso la classica famiglia americana della classe media con toni cupi, dietro l'apparente perfezione. Quale messaggio vuole trasmettere?

"Romanzieri e poeti di solito non scrivono per trasmettere un messaggio. Speriamo che i lettori si identifichino con personaggi pienamente umani, complessi, né completamente buoni, né completamente cattivi, specchi di noi stessi. Il sogno americano è sempre stato quello di elevarsi di classe sociale di acquisire beni materiali ma a quale prezzo? Questa è una storia che riguarda migliaia, milioni di americani".

Sembra che in America contino solo fama, posizione sociale e denaro. Se è così, perché questa deriva materialistica pervade tutte le società occidentali?

"Perché? Una domanda piuttosto ampia per un'intervista... Basta leggere le migliaia di libri che ripercorrono la storia umana dalla preistoria fino ai giorni nostri. Cercare risposte che richiedano conoscenza di storia, scienza, antropologia e persino geologia è in qualche modo al di là della portata intenzionale di un romanzo, ambientato in un periodo di tempo limitato e con un carrellata di personaggi ridotta. I romanzieri sono narratori con una particolare passione per la presentazione realistica dei personaggi".

In questo senso, nel suo libro Macellaio esplora le profondità della psiche umana. Racconta di donne povere e malate di mente che venivano usate come cavie per gli esperimenti. Cos'è il male?

"Cos'è il male? I ricercatori - uomini - sfruttavano le pazienti donne se potevano farla franca, non tutti i ricercatori - uomini - ma molti. Male è un termine teologico, carico di significato. In termini sociologici e psicologici realistici, il male di una persona a volte è il bene di un'altra persona".

Uno dei suoi romanzi più noti è Blonde, su Marilyn Monroe. Perché il personaggio di Marilyn continua ad affascinare tutti?

"Norma Jeane Baker era una bambina senza padre, nata da una madre relativamente povera e mentalmente instabile. Che un giorno sarebbe diventata Marilyn Monroe e dopo una breve e fulminea carriera si sarebbe tolta la vita.

Senza dubbio si scriverebbe di una persona del genere: un'icona ma anche una vittima dello sfruttamento maschile, un'attrice dal talento unico, ma anche fatalmente insicura. È sicuramente una tragedia archetipica, che merita di essere raccontata".

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