Uno gira per Milano e pensa: finalmente. Che bellezza, la città è deserta, i negozi sono chiusi, le strade sgombre, macchine poche, passanti e motorini rari, autobus semivuoti. Sono partiti tutti. Bene, meglio, la città ha loro in bocca per noi pochi privilegiati rimasti. La mattinata ideale per andare alla posta a pagare la multa che marcisce in borsa da mesi. E infatti allufficio postale non cè un cane. Tempo impiegato, compreso quello per cercare una penna funzionante e riempire il bollettino, quattro minuti. Miracoli che capitano poche volte nella vita, sembra di muoversi dentro le pagine surreali di un racconto di James G. Ballard: Milano the day after. Dove sono tutti? A frescheggiare altrove, per il sollievo loro e anche nostro. Molto bene, godiamocela.
Poi uno arriva al Giornale, accende il computer, apre la casella della posta elettronica e il sogno svanisce. Sono appena le 10.03 e lo schermo vomita 48 messaggi da leggere. Pensavamo che fossero tutti in ferie, invece sono lì, appostati dietro ai loro schermi a inviare email. La prima è delle 00.44: si segnala limportante (sicuramente importantissimo, anzi urgentissimo, vista lora) volume: Scultura del Rinascimento in Puglia, a cura di Clara Gelao, formato 21X26,80 con illustrazioni a colori e in bianco e nero, 240 pagine, 40 euro, edito nel 2004. La scheda di accompagnamento recita: «La novità della ricerca, che esplora un patrimonio quasi del tutto ignorato...» eccetera eccetera. Un libro uscito due anni fa e mi devi intasare la casella di posta elettronica? E se io ti citofonassi alle 00.44 per dirti che tre settimane fa ho perso le chiavi del motorino? Forse sono tutti al mare, ma inevitabilmente, inesorabilmente connessi. Con questi diabolici wireless, i bluetooth, le schede, mandano messaggi a tutto spiano anche destate.
Lo strazio continua per tutto il giorno, arrivano decine e decine di email di ogni tipo. Mostre di vasi da notte a Vattelappesca, importanti rassegne di origami a Vattelappesca di Sotto, letture di poesie, incontri con gli autori, presentazioni, festival, segnalazioni, premi letterari a Vattelappesca di Sopra. Da qui a stasera ne arriveranno altre centoventi. La media giornaliera di email ricevute è circa 180. La media di quelle utili e/o necessarie è circa venti. Il novanta per cento, quindi, sono spamming, immondizia, rovina per le nostre preziose pupille.
E il Garante della Privacy dovè? Forse è in vacanza anche lui. Cè una legge che dovrebbe proteggere gli utenti e infatti nelle mail spesso si cita il D.Lgs 196/2003 e si leggono frasi del tipo: «In ogni momento sarà possibile essere rimossi dallelenco dei destinatari rispondendo a questa mail con scritto CANCELLAMI nella casella delloggetto». Provate a farlo.
Insomma, un incubo. Destinatari di tutto il mondo unitevi e chiediamo a gran voce: almeno per agosto, email mia non ti conosco.
caterina.soffici@ilgiornale.it
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