Serena Coppetti
Cominciamo dai numeri. Duemila persone ogni tre minuti a partire dalle nove di mattina. Inutile dire che alle dieci - ora di apertura della Fiera - cera già una fiumana da stadio. Che ha continuato a crescere, ben oltre le aspettative. A tal punto che gli organizzatori si sono trovati costretti a lasciar perdere pass, ticket, registrazioni e reception e hanno aperto i cancelli a tutti.
È cominciato così il Salone del Mobile. Caos, code, ingorghi alle biglietterie ma in qualche caso anche per chi arrivava in auto. Cè chi giura di averci messo unora per fare tre chilometri girando attorno a rotonde incompiute e deviazioni per poi approdare alle reception per unaltra lunghissima coda.
«Ognuno ha le sue responsabilità», ha messo le mani avanti Roberto Formigoni che volendo dare il buon esempio ha posteggiato lauto al parcheggio dinterscambio di Lampugnano e alle 11.10 ha timbrato il biglietto del metrò che in dieci minuti lo ha depositato allingresso est della nuova Fiera.
Viabilità e folla Tanto caos al primo giorno
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