L'Italia da scoprire

5 luoghi da visitare a Roma

Da Castel Sant’Angelo al Pantheon, dai Musei Vaticani alla celebre e leggendaria Bocca della Verità: ecco 5 luoghi romani da non perdere

Roma, 5 luoghi da visitare assolutamente

Ascolta ora: "Roma, 5 luoghi da visitare assolutamente"

Roma, 5 luoghi da visitare assolutamente

00:00 / 00:00
100 %
Tabella dei contenuti

Roma è certamente un concentrato di siti, monumenti e luoghi da visitare. Camminare tra le vie della Città eterna significa arricchire il proprio bagaglio culturale e godere di scorci mozzafiato, ripercorrendo secoli d’arte e di storia.

Selezionare solo 5 posti della Capitale da includere nella lista dei luoghi da vedere assolutamente, infatti, è un’impresa ardua.

Mettendo da parte il Colosseo, la Fontana di Trevi e Piazza Navona, caratterizzati da una bellezza senza tempo e da sempre in cima all’elenco dei siti più ammirati dai turisti di tutto il mondo, ecco alcune delle altre “attrazioni” che meritano una visita approfondita.

Castel Sant’Angelo e Ponte Sant’Angelo

Roma

Chiunque percorra il lungotevere, poco distante da Piazza San Pietro, non può non ammirare lo straordinario scenario composto da Castel Sant’Angelo e dal Ponte Sant’Angelo che sorge di fronte.

Non tutti sanno, ad esempio, che in origine Castel Sant’Angelo veniva chiamato Mausoleo di Adriano, edificio collegato allo Stato del Vaticano mediante il corridoio del “Passetto”. Uno degli aspetti più interessanti dell’edificio, che oggi ospita un museo e può essere visitato nel dettaglio percorrendo i suoi sei livelli, è la sua evoluzione da monumento funerario a fortificazione, ma anche da carcere a dimora rinascimentale.

Il Ponte Sant’Angelo, chiamato anche Ponte Elio, Ponte di Adriano e Ponte di Castello, si caratterizza per la presenza di dieci statue di angeli e dalle statue dei Santi Pietro e Paolo collocate alle estremità.

La Bocca della Verità

Roma

Resa celebre dal film Vacanze Romane, pellicola che ha avuto come protagonisti Gregory Peck e Audrey Hepburn, la Bocca della Verità è un antico mascherone di marmo che si trova nella parete del pronao della chiesa di Santa Maria in Cosmedin.

Secondo la leggenda, questo particolare mascherone veniva usato per testare la fedeltà coniugale: la bocca, infatti, avrebbe il potere di mordere la mano di un infedele. Oggi, in ogni caso, la Bocca della Verità rappresenta uno dei simboli di Roma.

I Musei Vaticani

Roma

I Musei Vaticani conservano la vastissima collezione d'arte raccolta dai papi a partire dal XVI Secolo. La visita ai musei comprende l’accesso alla pinacoteca, ai giardini vaticani, alle Stanze e alla celebre Cappella Sistina affrescata con il Giudizio Universale di Michelangelo.

Visitare i Musei Vaticani, inoltre, significa anche poter ammirare la Galleria delle Carte Geografiche, il Padiglione delle Carrozze e il Museo Gregoriano Egizio. Alla fine del percorso, inoltre, si può percorrere la scenografica scala elicoidale progettata da Giuseppe Momo.

La Cupola di San Pietro

Roma

Per chi visita Roma e lo Stato del Vaticano in particolare, un’esperienza unica e indimenticabile è data certamente dalla visita alla Cupola di San Pietro. È possibile accedervi dopo aver visitato l’interno della basilica, anche salendo in ascensore fino al livello del terrazzo proseguendo a piedi attraverso 320 gradini.

Nonostante il lungo percorso, dalla sommità della cupola è possibile godere di una vista mozzafiato sulla Capitale che ripaga di qualsiasi sforzo.

Il Pantheon

Roma

Tra i monumenti simbolo di Roma è possibile annoverare anche il Pantheon, edificato come tempio dedicato a tutte le divinità e voluto da Marco Vipsanio Agrippa nel 27 a.C. Donato dall’Imperatore bizantino Foca a Papa Bonifacio IV nel 609 d.C., è stato consacrato come tempio dedicato a Santa Maria ad Martyres.

Al suo interno, al centro della volta, è presente il celebre oculus rappresentato da un’unica finestra circolare da cui penetrano i raggi solari, cambiando direzione in base all’ora del giorno.

Sempre all’interno sono collocate le spoglie di Vittorio Emanuele II, Umberto I e Margherita di Savoia.

Commenti