In viaggio con l’Orchestra Verdi sul mitico «Orient-Express»

L’Orchestra Sinfonica Verdi propone un viaggio da Parigi a Istanbul, via treno. Tempo: due ore scarse. È un treno prodigioso, musicale, che per luoghi ed era si ispira al tragitto del leggendario Orient-Express. Si parte dalla Parigi effervescente e fascinosa di Jacques Offenbach, si fa tappa nella Vienna felix di Johann Strauss e magiara di Johannes Brahms, quindi si raggiunge la Romania di George Enescu. Questi gli autori che segnano il programma del concerto di lunedì (ore 20.30), all’Auditorium Cariplo, dell’Orchestra Sinfonica Verdi con Giuseppe Grazioli sul podio. Il complesso, fra una puntata e l’altra al Festival di Spoleto, offre insomma al suo pubblico due viaggi ideali, il primo sopra un virtuale Orient-Express e il secondo, il 19 luglio, con meta Caraibi e Sud America. Il viaggio prende il via con Gaité Parisienne di Offenbach, compositore che seppe tradurre al meglio la personalità della Francia dell’epoca, nonostante fosse figlio della leggendaria rivale, la Germania vincitrice dalla battaglia di Sedan. Con l’Ouverture dal Pipistrello di Strauss si arriva in un soffio a Vienna, nella città dei giri di valzer, delle feste e degli intrighi piacevolmente festosi.

Diversa la festevolezza, appunto magiara, delle Danze ungheresi di Brahms, tedesco poi accasato a Vienna, che inietta nella sue danze la melanconia delle terre ad est dell’impero austriaco. Si approda, infine, nella Bucarest di Enescu, che si ritrovò a nascere ed operare in una città florida e stimolante prima della scarica di colpi letali del Novecento.

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