Viaggio notturno tra i «tesori» di Roma

Una super degustazione nottambula di arte. È quello che offrirà la Notte Bianca col suo doppio appuntamento di venerdì 8, la vigilia dalle 21 alle 24, e sabato 9 settembre. Alla sua quarta edizione, la kermesse ripropone, come da copione, l'apertura no-stop di tutti i musei comunali, statali e privati, aree archeologiche, gallerie, piazze storiche, ville e giardini, degli istituti culturali, delle biblioteche, di chiese e luoghi di culto e palazzi storici solitamente preclusi al pubblico, luoghi d'arte poco conosciuti e raramente visitabili. E non mancano le iniziative speciali confezionate per l'occasione.
TESORI ARCHEOLOGICI
Al Museo di Villa Giulia, si alza il sipario sul gruppo dei «Cavalli Alati», capolavoro della scultura etrusca di età tardo classica, rinvenuto nel 1938, eccezionalmente prestato dal Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia, di cui è considerato l’icona (in precedenza uscito solo in due occasioni, nel 1955 e nel 1986, e per eventi di grande risonanza). Il prestigio dell’altorilievo si deve anche al fatto che decorava il frontone del monumentale tempio dell’«Ara della Regina», il più grande edificio sacro venuto finora in luce in Etruria, i cui resti imponenti dominano tuttora l’altopiano dove sorgeva l’antica città di Tarquinia.
Per l’occasione riapre al pubblico anche la Grande Aula dei Mercati di Traiano, di cui è stata recentemente restaurata la monumentale volta, una delle più rare conservate dell’antichità (ingresso a gruppi di 20 persone, da via IV Novembre, dalle 20 alle 5). E quest’anno si aggiungono nel percorso dei Musei Capitolini l’esedra progettata dall’architetto Carlo Aymonino per conservare la celebre statua equestre di Marco Aurelio, e il Museo dell’Ara Pacis, il monumento che il senato romano nel 13 a.C. avanti Cristo commissionò per celebrare perennemente Augusto, le sue conquiste e i frutti della sua pace come prosperità, religione e buon governo.
INVITO A PALAZZO
Porte aperte a Palazzo Giustiniani, nella cui biblioteca, oggi residenza del presidente del Senato, fu firmata la Costituzione della Repubblica italiana nel 1947. Vanta la famosa galleria cinquecentesca delle Colonne affrescata da Federico Zuccari, uno dei massimi esponenti del manierismo.
Palazzo dell’Industria, al suo debutto nella Notte Bianca, esempio di architettura tra le due guerre, la perfetta sintesi tra modernità e classicità. Aperto il Ministero dello Sviluppo Economico, opera di Marcello Piacentini e Giuseppe Vaccaro del 1932, e il Palazzo delle Finanze di via XX Settembre, prestigiosa e storica sede del Ministero dell’Economia e delle finanze. Ancora, il palazzo della Direzione Generale di BNL (via Vittorio Veneto 119), realizzato tra il 1934 e il 1937 su progetto dell’architetto Marcello Piacentini, che custodisce arredi, vasi e tappeti di pregevole fattura, rare carte geografiche, ma, soprattutto, un vasto patrimonio artistico arricchito da una serie di capolavori assoluti dell’arte classica e moderna (visite guidate a gruppi di 20 persone dalle 19 alle 24). Il Palazzo Della Valle, attuale sede della Confagricoltura, voluto del cardinale Andrea Della Valle, vescovo di Crotone e di Mileto, nonché insigne umanista e mecenate, che lo fece costruire intorno al 1510 (visita al cortile interno e saloni affrescati a gruppi di 40 persone, corso Vittorio Emanuele II, 101, dalle 18.30 alle 2.30). Infine, Palazzo de Carolis, ex residenza del marchese Livio de Carolis, costruito tra il 1714 e il 1728 dall’architetto romano Alessandro Specchi. È famoso per i soffitti riccamente intagliati e decorati e ornati da dipinti che costituiscono un ciclo figurativo eccezionale nella storia della pittura a soggetto profano del Settecento a Roma (visite guidate a gruppi di 25/30 persone).
EROI A FUMETTI
Anteprima della Notte Bianca al Complesso del Vittoriano (Ala Brasini), con la grande mostra dedicata ad uno dei fumettisti più importanti della scena contemporanea, Hugo Pratt, e al suo personaggio più famoso Corto Maltese. Hugo Pratt, che amava la Capitale al punto da viverci in alcuni periodi in una casa che aveva affittato in piazza Rondanini, il fumettista «argonauta» di culto, considerato uno dei maestri del fumetto moderno, «padre» di quel Corto Maltese romantico marinaio destinato a mille avventure nomadi di porto in porto nei mari del Sud. Hugo Pratt viene omaggiato con la prima vera antologica ospitata a Roma, a undici anni dalla scomparsa, avvenuta nel 1995 a 78 anni. Uno sguardo ravvicinato alla sua star, il suo personaggio più famoso, «Corto Maltese», nelle cui avventure s'incrociano destini implacabili, civiltà misteriose, popoli magnifici, imbarcazioni arenate, discendenti di ribelli, marinai perduti, tempeste indicibili.
Domus Aurea in 3D. È chiusa al pubblico per l'intervento di restauro, ma la Domus Aurea, la sontuosa dimora voluta da Nerone, per una notte potrà essere ammirata di nuovo. Grazie agli effetti della realtà virtuale. Un particolare regalo che viene offerto dal Complesso Monumentale del San Michele (Via di San Michele, 17/22), dove viene presentato nella sala dello stenditoio un filmato commentato di 25 minuti con la ricostruzione tridimensionale della reggia dell’imperatore (inizio alle 21). E per la serata, visita guidata ed esposizione dell’opera Il ritratto dei bambini Orsini, attribuita al maestro fiorentino Tiberio Titi, attualmente conservato nella Galleria Nazionale d'Arte Antica a Palazzo Venezia, un’opera datata al 1597 che ritrae i cinque figli, ancora bambini, del principe Virginio Orsini, duca di Bracciano - immortalati nel castello di famiglia che ancora oggi sorge sul lago laziale - con indosso abiti trapuntati d’oro, di taglio rigoroso desunto dalla moda adulta, costellati di pietre preziose. L’opera, un significativo spaccato di storia del costume dell’età infantile, è corredata dall’esposizione degli abiti fedelmente e finemente riprodotti nello spazio della restaurata cripta delle carrette. Infine, l’Istituto Centrale per il Restauro (Via di San Michele, 22) offre al pubblico un capolavoro futurista di Umberto Boccioni, Forme uniche di continuità nello spazio.
GEMELLAGGI D’AUTORE
Nell’ambito di Notti Bianche d’Europa, la rete di città partner che, sul modello parigino, organizzano la maratona notturna scambiandosi artisti e performance, Roma accoglierà un progetto di Bruxelles, con Kris Verdonck che farà «fluttuare» delle immagini tridimensionali nel quartiere dell’Eur, caro a Fellini, mentre il 7 ottobre, la Notte Bianca di Parigi accoglierà il progetto romano del collettivo Sistemi Dinamici Altamente Instabili con una performance coreografica ispirata al film Gli amanti del Pont Neuf di Leos Carax.
ACCADEMIA IN FESTA
Una festa dell’arte la propone l'Accademia di Belle Arti. Nelle aule e negli studi, nei giardini, nella piazza a ferro di cavallo e sulla terrazza appena restaurata di via di Ripetta 222, una maratona di esposizioni, work in progress, performance, installazioni, libri d’artista, musica, danza, cinema d’autore e video d’arte. È La notte delle meraviglie, una girandola di eventi in cui la creatività degli studenti dell’accademia, sotto la guida dei docenti incontra artisti delle accademie cinesi di Bejing, Wuhan, Canton e Tianjin. Porte aperte agli ateliers di pittura, scultura, decorazione, scenografia, grafica, plastica ornamentale, anatomia artistica e scuola libera del nudo.
MILLE E UN TESORO
Da non perdere l’apertura straordinaria con visita guidata al complesso monumentale della Casa Cavalieri di Rodi, con affaccio sui Fori Imperiali (piazza del Grillo, 1). L’itinerario di un’ora comprende il Salone delle Cariatidi, la Sala Bizantina, il Salone delle Bandiere, la Loggia e la Cappella Palatina, tutti luoghi solitamente preclusi al pubblico (ingresso dalle 21 ogni mezz’ora con gruppi di massimo 30 persone). Il Museo Storico della Guardia di Finanza ricorda il Vate. Una piccola esposizione di fotografie, documenti e cimeli che racconta il particolare legame tra Gabriele D’Annunzio, appuntato «ad honorem» della Guardia di Finanza, e le Fiamme Gialle (piazza Armellini, 20, dalle 21 alle 8). Ancora, visite guidate alle chiese d’arte della città, compresi i loro sotterranei di interesse archeologico, come le domus romane del Celio sotto la Basilica dei SS. Giovanni e Paolo. Il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari (piazza Guglielmo Marconi, 8-10), che raccoglie le tradizioni popolari di tutte le regioni italiane. Consigliata, la Galleria d’Arte Antica di Palazzo Barberini col suo noto salone di rappresentanza decorato da Pietro da Cortona sul tema del Trionfo della Divina Provvidenza. Il Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, le Terme di Diocleziano (via E. de Nicola, 79) e il Museo Nazionale dell'Alto Medioevo (viale Lincoln, 3) che vanta materiali databili tra il IV ed il XIV secolo provenienti per la maggior parte da Roma e dall’Italia centrale. Il Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico Luigi Pigorini (piazza Guglielmo Marconi, 14), la Biblioteca Casanatense (via S. Ignazio, 52), istituita dai padri domenicani del Convento di S. Maria sopra Minerva nel 1701, nell’edificio appositamente costruito nell’area del chiostro della Minerva, su progetto dell’architetto Antonio Maria Borioni, ebbe come primo nucleo la collezione del cardinale Casanate, ricca di oltre 25mila volumi. La biblioteca statale Antonio Baldini (via di Villa Sacchetti, 5), istituita nel 1962 dall’Ente Nazionale per le Biblioteche Popolari Scolastiche, nasce come biblioteca modello destinata soprattutto ai giovani. E poi la Biblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele II a Castro Pretorio. Fino alla Biblioteca Angelica (piazza S. Agostino, 8), fu la prima biblioteca pubblica di Roma, fondata da Angelo Rocca nel 1614 e specializzata in letteratura e filologia. Sfizioso anche il Palazzo Mattei di Giove (via Michelangelo Caetani, 32), sede della Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea e della Discoteca di Stato, il primo fondo di documentazione sonora italiano risalente al 1924.

Anche il Teatro Valle, uno dei più antichi della capitale, svela i suoi segreti aprendosi alle visite guidate per il pubblico. Uno dei gioielli dell’architettura teatrale italiana ripercorre la sua lunga storia. Un’occasione per guardare la platea dal palco e sbirciare da dietro le quinte (via del Teatro Valle, 21, dalle 24 alle 3).

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