Viale Zara Writer beccato: «Stavo esaltando la mia creatività»

Che si tratti di una forma d’arte, di un’espressione culturale e artistica, è ormai abbastanza chiaro e accettato in tutto il mondo. Che si debba esagerare, invece, non è un concetto universalmente contemplato. Stiamo parlando del writing, detto anche graffitismo. E dell’ennesimo imbrattatore denunciato in città. Proprio l’altra notte, infatti, la polizia ha sorpreso un giovane mentre sporcava una parete dello stabile privato di viale Zara 14. Lui - un 28enne italiano che non ha mai avuto problemi con la giustizia - si è dato un gran daffare per giustificarsi, sostenendo che «stava esaltando la propria creatività tramite interventi sul tessuto urbano» e via di seguito: i poliziotti non hanno voluto sentir ragioni.

E per niente impressionati dai colori sgargianti della tag (così si definisce il nome d’arte dell’artista di strada) «Koto!», lasciata dal writer in colori sgargianti con la vernice spray sul muro del palazzo, gli hanno sequestrato dieci bombolette. Multandolo con una sanzione amministrativa.

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