Roma. Legislatura nuova, vizi antichi. Il Parlamento non ha ancora riaperto i battenti che già i radicali piantano una grana. Oggetto del contendere lelezione dei vicepresidenti, dei questori e dei segretari delle due Camere in programma oggi. Al Senato il Pd pensava di aver chiuso la partita assegnando i due posti che spettano allopposizione allex ministro Vannino Chiti e a Emma Bonino. Una scelta benedetta in mattinata da Walter Veltroni dopo un incontro con i capigruppo Antonello Soro e Anna Finocchiaro. Nel pomeriggio, la doccia fredda. «Prendo atto dellofferta della vicepresidenza del Senato e ringrazio - ha fatto sapere la titolare alle Politiche comunitarie - ma come avevamo già comunicato in precedenza, valutiamo più opportuno e utile per il lavoro parlamentare di Camera e Senato della delegazione radicale insistere sulla richiesta avanzata nei giorni scorsi di poter disporre di segretari di presidenza nei due rami del Parlamento». Un «niet» che fa il paio con quello di Antonio Di Pietro. Il leader dellIdv ha declinato lofferta di una vicepresidenza di Palazzo Madama per uno dei suoi puntando personalmente alla stessa carica a Montecitorio. Così è saltato tutto e si è rinviata la scelta a oggi, a poco prima dellinizio della seduta. Tutto più facile per la maggioranza.
Alla Camera le due vicepresidenze dovrebbero toccare a Antonio Leone per il Pdl e Giacomo Stucchi per la Lega mentre al Senato, come vice di Renato Schifani andrebbero Domenico Nania o per il Pdl e Rosi Mauro per la Lega.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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