Altro che rivitalizzare il centro storico, «di questo passo noi moriamo, ma Genova viene nella tomba con noi» è il grido di dolore dei commercianti dei caruggi imbufaliti contro la decisione del Comune di aumentare le tariffe per la Blu Area a 2,50 euro lora e del balzello del park pricing un sistema di pagamento automatico per lingresso al centro per chi con la moto deciderà di sostare in centro. Tra via Luccoli, via Garibaldi e piazza Soziglia la soluzione che sarà attiva dalle prime settimane del 2011, suona come una campana a morte e segna un punto di non ritorno tra commercianti e amministrazione comunale: «Siamo quelli che i vicoli li tengono accesi, puliti, illuminati. Quelli che permettono che non si riempiano di tossici e malavita ma anziché essere tutelati veniamo sistematicamente bastonati - si lamenta Andrea Chiappe, titolare del ristorante Taggiôu di vico superiore del Ferro -. Questa ulteriore stangata rischia di allontanare la nostra clientela». Quando si passa di negozio in negozio estorcere qualche parola per sapere come vanno le cose è dare spazio a sfoghi repressi: «Le aree blu possono anche andare bene ma dovrebbero essere una percentuale rispetto ai parcheggi liberi. Invece sono la regola - spiega Daniele Liessi della pasticceria-gelateria Profumo -. A questo si aggiunge lo Ztl e l progetto Mercurio per cui i fornitori pagano quote salate per portare la merce e addirittura minacciano di non venire più».
«Stanno facendo di tutto per non permetterci di lavorare, dai controlli scrupolosi della polizia municipale a questi aumenti che puniscono chi ha investito sulla città vecchia. Favoriscono i centri commerciali dove la gente trova posteggio comodo e gratuito» attacca Luca Giordano, titolare dellomonima drogheria in vico della Speranza, mentre racconta come nella sua stessa strada - in un solo anno - ben tre negozi abbiano abbassato le serrande. Poi mostra un magazzino di proprietà di Arte e in disuso da anni dove si sarebbe voluto allargare: sulla facciata del 17 di vico Superiore del Ferro cè ancora linsegna «Bambino amico», vecchio progetto comunale abbandonato tempo fa. «Ho chiesto se potevano farmi vedere i locali, ché sarei stato interessato a prenderli in affitto. Mi hanno risposto che non hanno nemmeno più le chiavi». Alla faccia del recupero della città vecchia, mentre gli albergatori lamentano di patire le «scorrettezze» del sindaco: «Eliminare il Capodanno in piazza significa svuotare le camere degli alberghi nelle vacanze - racconta Tina Otolini del Columbus hotel di via Milano e residente nei vicoli -. Avevamo camere sempre piene gli anni scorsi, per queste vacanze natalizie nessuna prenotazione».
Oltre a tutto questo le tante regole non comprese, come la fiscalità del quale è stato vittima anche Nello Giordano del bar Luccoli che un giorno ha varcato la soglia dello Ztl ben un minuto prima dellorario previsto ed è stato multato: «Le telecamere non hanno un orologio a vista e quando sono passato con la macchina per scaricare la merce il mio orologio segnava lorario consentito. Una multa per un minuto, se questa non è fiscalità».
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