Qualche sindaco con la fascia tricolore, proprio come chiedeva il Governatore, al Carlo Felice cè pure andato. Ma molti sono rimasti delusi da quello che era stato annunciato come un eccezionale «video promozionale» regalato dal regista Silvio Soldini alla Liguria. Per carità, belle le luci, belli i colori, belli i titoli di coda. Peccato che il «promo» della Liguria ignori una piccolissima peculiarità ligure come il turismo. Chi non ci sta è Angelo Vaccarezza, sindaco di Loano, che peraltro ha raccolto i mugugni di molti colleghi. «Il video che dovrebbe essere uno spaccato della nostra terra e delle attività economiche che le danno lustro ha visto la partecipazione di un floricoltore di Taggia, di un olivicoltore di Badalucco, di un viticoltore di Spezia, di un pescatore di Camogli, di un portuale di Genova e di un operaio Italsider sempre di Genova - affonda i colpi -. Se il Savonese e tutti i suoi cittadini, per essere considerati parte della Liguria devono fare un referendum, beh, allora preferiamo farlo per andare con Montecarlo. Ma a parte la nostra vergognosa esclusione, Soldini non fa minimo cenno a un qualsiasi operatore turistico. Che so, un albergatore, un ristoratore, un commerciante, un bagnino. Evidentemente non sono considerate categorie produttive, oppure sono inutili alla nostra economia. Daltra parte Burlando è colui che a Praga presentò in un video la Liguria come terra darte».
Latto daccusa non si ferma. «Il portuale e loperaio, tra laltro, hanno disegnato una Liguria che non è più solidale, che rimpiange i fasti del passato - ripete il sindaco di Loano -. Probabilmente è vero per la Liguria industriale, non certo per il resto». Sembrano tornare dattualità le critiche sulla «torta di riso» anti-operatori turistici. Ma Vaccarezza sceglie unaltra battuta.
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