In Russia sullArmata Rossa e sulla Grande guerra patriottica (leggasi Secondo conflitto mondiale) è ancora vietato scherzare. Se ne sta accorgendo il regista Marius Weisberg, la cui commedia Hitler Kaput! è appena approdata nei cinema di Mosca. La trama è questa: cè un agente segreto molto pasticcione e stralunato che si infiltra in Germania per spiare i nazisti (tanto da origliare alla porta di Hitler con uno stetoscopio). Ovviamente, mentre si dà da fare per aiutare la causa del proletariato, ne combina di tutti i colori, aggirandosi sventolando un passaporto con scritto a caratteri dorati: «Spia dellUnione sovietica».
Insomma il genere di gag che in occidente non scandalizza nessuno e a cui il filone demenzial-militare hollywoodiano ci ha più che abituato: basti pensare a Hots Shots o a un classico come Mash. In Russia però la sensibilità sui servizi segreti e sulla Patria è diversa. Non parliamo poi se si parla delleroica resistenza contro i tedeschi. Lunica spia sovietica mai finita sugli schermi è il colonnello Stirlitz, una specie di granitico 007 che anche Putin adora (ha conferito una medaglia allattore che lo interpretò).
Vietato ridere delle eroiche spie sovietiche
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