Vigili di quartiere a caccia di falsi disabili

Multe più severe e controlli ogni tre mesi. Li annuncia il comandante dei vigili Emiliano Bezzon, che mette nel mirino chi approfitta del pass per disabili di un parente. «È uno dei fatti eticamente più riprovevoli - commenta Bezzon - perché strumentalizza la malattia del proprio caro a proprio vantaggio. Se dipendesse da me, toglierei la patente a chi lo fa». A Milano, spiega, i documenti vengono controllati almeno una volta l’anno, «ma questo lavoro - ammette - andrebbe ripetuto una volta a trimestre». Praticamente impossibili, invece, le duplicazioni. Il neo assessore Edoardo Croci è determinato: «Faremo verifiche periodiche e costanti dei requisiti». Roberto Miglio, sindacalista del Csa, insiste: «I vigili di quartiere potrebbero anche contattare periodicamente il disabile per verificare documenti e pass».
Il contrassegno per disabili è una concessione eterna in caso di invalidità al 100 per cento, temporanea se riguarda chi ha subito un infortunio. Nel primo caso va rinnovata ogni 5 anni.

«Il fatto di avere un parente disabile non autorizza l’uso improprio anche perché ci rimettiamo tutti. Servono più sanzioni, in altre parole applicare la legge», sostiene Giovanni Merlo, responsabile regionale di Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità).

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