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Villa Certosa, il Garante blocca le foto di Zappadu

Il Garante: divieto di diffusione per le foto all’interno di Villa Certosa, nessuna limitazione per le altre. Ciò riguardava 27 delle 43 foto.: "Le foto sono state raccolte all’insaputa degli interessati"

Villa Certosa, il Garante blocca le foto di Zappadu

Roma - Divieto di diffusione per le foto all’interno di Villa Certosa, nessuna limitazione per le altre. Lo ha stabilito il Garante per la protezione dei dati personali nel provvedimento in merito agli scatti del fotoreporter sardo Zappadu che ritraggono, tra l’altro, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con alcune ragazze nella sua tenuta sarda di Villa Certosa.

Il divieto del Garante "È illecito riprendere e diffondere immagini di persone all’interno di una privata dimora senza il loro consenso e utilizzando tecniche particolarmente invasive", ha ribadito il Garante per la protezione dei dati personali che ha deciso in merito alle 43 foto oggetto della segnalazione presentata dal legale del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Ciò riguardava 27 delle 43 foto, mentre "il Garante non ha invece ravvisato alcun motivo di intervenire per le rimanenti 16 immagini sottoposte al suo esame, in quanto acquisite in luoghi pubblici (un aeroporto) o aperti al pubblico (un villaggio turistico)".

Le foto "incriminate" Della totalità delle 43 foto quindi, "27 sono risultate realizzate, per ammissione dello stesso fotografo, da luoghi esterni al parco ma mediante particolari strumenti tecnologici. Le foto, raccolte all’insaputa degli interessati, ritraggono persone all’interno del parco di Villa Certosa o delle abitazioni ivi esistenti, in situazioni ordinarie di vita privata o di normale attività di relazioni sociali o in atteggiamenti tipici del contesto di vacanza e di relax". "L’Autorità ha, pertanto, dichiarato queste foto illecite perchè realizzate in violazione delle garanzie poste a tutela del domicilio e dei principi stabiliti dalla normativa sulla privacy, e ne ha vietato, a chiunque ne venga in possesso, l’utilizzazione e la diffusione". "L’Autorità - con il provvedimento - ha conseguentemente vietato, inoltre, la diffusione di ulteriori immagini riprese dal fotografo, solo limitatamente a quelle aventi oggetto e contenuto simili a quelle esaminate dal Garante, realizzate con le medesime modalità e relative al medesimo luogo".

Il provvedimento alla Procura di Tempio Il provvedimento del Garante della privacy è stato consegnato oggi ai magistrati della procura di Tempio Pausania che si occupano dell’inchiesta. Lo rende noto l’avvocato Franco Luigi Satta, che affianca Niccolò Ghedini nel procedimento contro Zappadu. "Il parere del Garante supporta la nostra tesi - commenta il penalista sardo - Nel provvedimento che abbiamo consegnato alla procura si impone il blocco della circolazione delle foto scattate dal fotoreporter all’interno della residenza estiva del premier Berlusconi. Non solo della quarantina contenute nel cd dato al Garante - precisa l’avvocato Satta -, ma di tutte quelle di cui Zappadu ha parlato sia sui giornali che durante l’audizione davanti al Garante. Si tratta di immagini che a nostro parere - ribadisce il legale - violano la privacy sia del premier che dei suoi ospiti.

Se il fotografo contravvenisse al divieto incorrerà in sanzioni penali".

 

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