Villa Montallegro, la medicina e lo sport

Villa Montallegro, la medicina e lo sport

È stato, il 2010, un anno intenso di iniziative per la «Casa di cura Villa Montallegro». Decine e decine di incontri, appuntamenti con gli esperti più significativi: chirurghi, radiologi, fisiatri e fisioterapisti si sono confrontati relativamente a patologie di interesse ortopedico, traumatologico e riabilitativo. Questi appuntamenti, definiti «AperitiviPiùKinesi» erano iniziati nel 2007 e, dato il successo ottenuto, sono proseguiti con tematiche diverse (dalla instabilità articolare, alla chirurgia protesica, al trauma, alla diagnosi, al trattamento chirurgico, alla riabilitazione funzionale).
Quest’anno, gli incontri hanno avuto come temi i «traumi sportivi» sempre in relazione, come in passato, alle possibili conseguenze su tutte le grandi articolazioni, spalle, polso e mano, anca, ginocchio, caviglia, piede e colonna.
Guidati da professori esperti nei vari rami, molti i temi che hanno suscitato grande interesse, anche perché ad ogni incontro erano invitati atleti, sportivi, persone che hanno raccontato la loro esperienza e i loro... traumi, sicuramente e sempre in agguato.
I temi più seguiti? Il «ginocchio e il calcio». «La colonna e il golf». Non sono mancati poi gli incontri nell’ambito dello spazio «PiùDonna» (dedicati all’universo femminile). Temi discussi «Sport e bellezza», «Sport e gravidanza». Questo ciclo di convegni si era aperto nel febbraio di quest’anno con un grande evento: «Gioie e dolori articolari nello sport». Erano ospiti atleti come Angelo Palombo, Massimiliano Ferretti, Camilla Alfieri.
Durante l’anno si sono sviluppati oltre una ventina di incontri che hanno confermato la bontà di queste iniziative e la loro funzione di comunicazione verso il grande pubblico. Villa Spinola ha visto sempre i suoi saloni pieni di invitati, molto interessati a questo argomento.
Ma nell’attività di Villa Montallegro non sono mancati altri tipi di proposte che si sono aperte anche sul nostro Tigullio in collaborazione con le aziende associate alla Sezione Sanità di Confindustria che operano in quell’ambito territoriale. E proprio fra «Gli incontri del Tigullio» possiamo ricordare gli appuntamenti su «Sport e cuore, prevenzione, diagnosi e cura» tenuto a Villa Azzurra di Rapallo, ed anche «I traumi più frequenti nell’attività fisica» (Confindustria di Chiavari), o ancora «L’attività fisica over 60» (Villa Ilia per anziani di Sestri Levante). «È stata questa iniziativa - ha detto il professor Francesco Berti Riboli - una di quelle molto apprezzate dagli amici del Tigullio, perché si sono portati a conoscenza del pubblico temi attuali e di grande interesse».
Ultimo appuntamento è stato quello dei giorni scorsi sul tema «Polso e motociclismo» con la partecipazione del campione genovese Niccolò Canepa. Sono intervenuti il professor Igor Rossello, primario di chirurgia della mano (Ospedale S. Paolo Savona), la dottoressa Roberta Franzi, terapista della riabilitazione, la dottoressa Monica Lazzarotti, medico dello sport.
Valutazione, prevenzione, traumatologia, cura e riabilitazione nelle parole degli esperti, che hanno trattato anche casistiche relative agli infortuni dei piloti e i loro recuperi record: ad assistere in platea molti tecnici (l’incontro assegna crediti Ecm) per comprendere anche tutti i possibili casi di infortuni al polso e alla mano.
Attenzione è stata apprestata anche all’esperienza del pilota genovese Niccolò Canepa che ha spiegato la differenza tra correre in pista e correre su strada. «Troppi ostacoli in strada dove occorre adottare la massima prudenza tanto è vero che io stesso quando vado in moto a Genova circolo quasi esclusivamente lungo le vie della città e rarissimamente imbocco l’autostrada - ha detto il motociclista in gara nella MotoDue -. Se l’incidente sul circuito australiano mi fosse capitato in strada, probabilmente non potrei nemmeno raccontarvelo.

Sono caduto in pista a oltre 200 all’ora, ma quando gareggi e cadi in ogni occasione trovi subito una via di fuga». Niccolò ha fornito il suo punto di vista personale sugli infortuni e connessi recuperi nonché sulle cadute e sul concetto di sicurezza.

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