Cronaca locale

Al Villaggio Barona servizi e solidarietà per i più bisognosi

Su un’area di 45 mila metri quadri sorgono 78 mini appartamenti a canone calmierato, 4 comunità per anziani e 12 spazi commerciali

Al Villaggio Barona servizi e solidarietà per i più bisognosi

Elena Giliberti

La sfida la lanciò Don Roberto Rondanini, parroco di un quartiere alla periferia sud di Milano, una decina di anni fa. Il sacerdote voleva dare alla città un nuovo «centro», che si occupasse dei bisogni della comunità, un centro aperto all'accoglienza delle situazioni difficili e delle nuove povertà.
«L'idea fu quella di creare uno spazio - spiega oggi l'avvocato Giuseppe Sala, presidente della fondazione Attilio e Teresa Cassoni - dedicato ai servizi e alle persone in difficoltà, capace di offrire occasioni d'incontro e di scambio a tutta la comunità locale». E così è nato ed è in continua crescita, poco distante dal centro della città, il Villaggio Barona, ad opera della fondazione milanese Attilio e Teresa Cassoni. Un'area di 45mila metri quadri tra via E. Ponti, via Zumbini e via Svevo, che dalla fine del 2003 conta un numero sempre maggiore di servizi dedicati ai soggetti in difficoltà, ai giovani e agli abitanti della zona. Dagli anziani agli studenti, dai disabili alle ragazze madri. Il Villaggio vuole essere per loro un punto di riferimento, oltre che una casa e una famiglia per chi non ne ha. Inaugurati nel dicembre 2003 e oggi in funzione a pieno ritmo, ci sono 78 appartamenti a canone calmierato, 4 comunità alloggio per anziani non autosufficienti, malati di Aids, disabili psichici e ragazze madri e 12 spazi commerciali. Ma le vere conquiste iniziano a vedersi oggi, con l'apertura, il 2 ottobre scorso, di un pensionato sociale integrato, che verrà utilizzato come spazio per chi è di passaggio in città. Nell'edificio di 4500 metri quadri sono inoltre disponibili 112 posti letto in camere singole e doppie, e quattro mini alloggi destinati a madri sole con bambini. «Per tutti però - spiega Claudio Bossi della cooperativa La Cordata alla quale è stata affidata la gestione del villaggio - la struttura vuole essere un punto di riferimento non solo per gli ospiti, ma anche per gli abitanti del quartiere».
I fortunati inquilini del villaggio potranno essere quindi studenti, lavoratori e ragazzi in difficoltà segnalati dai servizi sociali del territorio. Le rette per le camere avranno prezzi più accessibili di quelli sul mercato attuale: da 350 euro al mese per un letto in camera doppia a 550 euro per la singola, servizi inclusi (animazione, sostegno educativo, pulizie settimanali, tv e connessione a internet). Ad inaugurare il pensionato della Fondazione Cassoni e a seguirne i lavori passo passo anche l'assessore Gianni Verga, che ha garantito il sostegno dell'Amministrazione comunale.


Al termine dei lavori di costruzione di altri edifici nell'area sorgeranno un centro diurno per anziani autosufficienti, un asilo nido per bambini, un centro formativo per giovani e un laboratorio ergoterapico per persone con disagi psichici, verrà realizzato anche un parco di quartiere che coprirà circa 27mila metri quadri di verde.

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