Ville, auto e yacht «scudati», purché siano nella Ue

RomaIl benefici dello «scudo fiscale» per il rientro dei capitali dall’estero saranno applicabili anche su beni patrimoniali come le case, le automobili e gli yacht, purchè si trovino in un Paese dell’Unione europea. Lo ha chiarito Maurizio Leo, presidente della commissione di vigilanza sull’Anagrafe tributaria,a margine dei lavori delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera che stanno esaminando il decreto anticrisi. La norma, ha aggiunto Leo, dovrà comunque essere ulteriormente chiarita dai decreti attuativi. Che cosa accadrà, infatti, per l’appartamento a Montecarlo o in Svizzera, o per la villa ai Caraibi? Chi vuole «scudare» l’immobile dovrebbe intestarlo a una società, per poi trasferire le azioni in Italia.
In attesa dei chiarimenti, le commissioni Bilancio e Finanze della Camera vanno avanti con fatica nell’esame del decreto. L’esame di tutti i temi politicamente sensibili, dallo scudo all’aumento dell’età pensionabile per le donne, è stato rinviato a lunedì. Il ricorso alla fiducia appare sempre più probabile. L’unico articolo finora approvato è il 21, che riguarda i giochi. Fra le novità, una sanatoria fiscale per i concessionari del bingo.
Approvato anche un emendamento che impone il pensionamento dei dipendenti pubblici con 40 anni di contributi, effettivi o figurativi. Dall’obbligo sono esclusi professori universitari, magistrati, primari medici. Stanziati inoltre 19 milioni in due anni per l’assunzione straordinaria di vigili del fuoco per l’emergenza Abruzzo. Via libera anche al credito d’imposta per gli autotrasportatori.
Ancora aperto il pacchetto imprese. Il governo sta esaminando la possibilità di estendere sia la Tremonti-ter, cioè la detassazione degli investimenti, sia lo sgravio del 3% sugli aumenti di capitale delle imprese.

La defiscalizzazione legata al solo imponibile Ires, sottolinea la Confcommercio, preclude la possibilità di accesso al beneficio a gran parte delle piccole e medie imprese. Martedì saranno ascoltati in Commissione il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il governatore di Bankitalia, Mario Draghi.