Tra un annullamento e laltro e tirando un sospiro di sollievo per la neve che finalmente ha imbiancato le cime alpine, la coppa del mondo ha festeggiato ieri la vittoria di Ivica Kostelic nella supercombinata di Reiteralm, superG più una manche di slalom che sulla carta avrebbero dovuto essere molto favorevoli a Rocca e a Fill, ma che alla fine si sono rivelati ostici per entrambi (il migliore azzurro è stato così Staudacher, undicesimo). Peter, ancora dolorante alla tibia contusa nel gigante di Beaver Creek, ha recuperato in slalom una brutta prova veloce fermandosi però al 12° posto (22 punti che lo fanno salire al secondo gradino in coppa generale alle spalle di Svindal, ieri sesto); Giorgio, dopo un superG non esaltante ma in linea con quelli di altri slalomisti e in ottima posizione per recuperare in slalom, ha invece dimostrato ancora una volta di non essere al massimo della forma sbagliando molto e chiudendo ventesimo, tuttaltro che felice: «Ho preso una buca, sono quasi uscito, lidea era di partecipare a tutte le gare italiane della settimana prossima, ma linfortunio al ginocchio, che mi dà ancora un po fastidio, ha in effetti scombinato tutti i programmi e solo domani (oggi, per chi legge) deciderò che cosa fare nei prossimi giorni». Di sicuro Rocca comincia a chiedersi il perché di tanti errori in slalom, il terzo posto allesordio di Levi lo aveva sorpreso proprio perché sapeva di non essere ancora al massimo della forma, dopo lo stop forzato tutto gli è davvero andato storto e ora comincia a dubitare.
Certo, è in buona compagnia: dopo la vittoria a Levi, infatti, anche Benjamin Raich è entrato in crisi, in slalom è uscito due volte e ieri ha sbagliato tutto, finendo decimo con un muso lungo così.
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