«Vincenzi chieda wi-fi gratis a Genova»

È stato arrestato dopo un lungo e spericolato inseguimento iniziato in corso Italia e terminato sulle alture di Sestri Ponente: nella tasca della giacca Ciro De Crescenzo, napoletano di 30 anni, soprannominato «Ò Micc» (il Corto), aveva il Patek Philippe da 10mila euro rubato all’armatore Paolo Messina, 63 anni, sorpreso mentre a bordo della sua fuoriserie faceva rientro a casa, in Corso Italia. Per la sezione rapine della squadra mobile De Crescenzo sarebbe il rapinatore di Rolex che dal gennaio scorso ad oggi ha compiuto otto colpi (cinque riusciti e tre tentati) a Genova a vari imprenditori e professionisti. All’appello manca ancora il complice che ieri sera è riuscito a dileguarsi sempre in sella ad uno scooter, saltando un’aiuola con la sua moto. De Crescenzo, disoccupato residente nei quartieri spagnoli a Napoli con due figli a carico, e due gemelli in arrivo, ha le sue responsabilità spiegando però di «non aver mai fatto male a nessuno» ma di aver solo «alleggerito qualche benestante».
Secondo quanto appurato dalla squadra mobile De Crescenzo sceglieva le vittime in base alla macchina, le pedinava e poi le rapinava utilizzando una pistola giocattolo anche questa sequestrata insieme a quaranta munizioni. Il campano, già ricercato dalla Procura di Napoli per una serie di rapine analoghe, ha anche spiegato che l’orologio rubato ieri sera, del valore di circa 10 mila euro, gli avrebbe fruttato almeno cinquemila euro. Il cronografo è stato restituito all’armatore Messina che ha ringraziato la polizia.

«Ò Micc» ha anche spiegato alla polizia di essere un vero e proprio esperto di orologi e di saper distinguere i falsi dagli originali con un semplice sguardo. Nell’inseguimento De Crescenzo è scivolato con lo scooter e si è procurato una distorsione ad una gamba, guaribile in pochi giorni. L’uomo è detenuto nel carcere di Marassi con l’accusa di rapina aggravata.

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