A Vinitaly 2009 si brinda con il Franciacorta

"Parlare di lombardi - dichiara Formigoni - significa pensare alla viticoltura della Valtellina, con gli impareggiabili e inimitabili Sforzati, all'eccellenza delle bollicine di Franciacorta e all'unicità dei Pinot Neri dell'Oltrepò Pavese"

La Lombardia sbarca in Veneto. Come ogni anno. È l'appuntamento con i «vini da record». Slogan della partecipazione lombarda a Vinitaly 2009, l'importante fiera di settore in programma a Verona dal 2 al 6 aprile. Presenza caratterizzata da crescite significative in molti dei territori vinicoli lombardi. «Vini contrassegnati da fattori di eccellenza e tradizione» chiosa il presidente Roberto Formigoni. Se il 2008 ha visto il riconoscimento della prestigiosa DOCG Oltrepò Pavese metodo classico, che ha portato la produzione di bollicine lombarde al primo posto in Italia, il 2009 si apre con il riconoscimento della DOCG Moscato di Scanzo, la quinta DOCG della Lombardia che, quindi, ora annovera anche 14 DOC e 15 IGT e la DOCG più piccola d'Italia, a dimostrazione di come l'eterogeneità sia uno dei caratteri più interessanti dei vini regionali.
Record anche riguardo alle adesioni, che confermano il successo della formula del padiglione regionale lombardo «Vini di Lombardia», realizzato e coordinato grazie alla sempre più forte intesa tra Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Veronafiere. Lo spazio dedicato alla Lombardia è aumentato anche quest'anno, arrivando a 6700 metri quadrati, mentre le aziende partecipanti sono 201, il 18% in più dello scorso anno. «Parlare di vini di Lombardia - dichiara Formigoni - significa infatti pensare all'eroica viticoltura della Valtellina, con gli impareggiabili e inimitabili Sforzati, all'eccellenza delle bollicine di Franciacorta ormai padrone incontrastate di ogni brindisi importante, all'unicità dei Pinot Neri dell'Oltrepò Pavese. Ma anche a tutte le altre nostre Doc che dalle rive del Garda a Mantova, dalla Valcalepio a San Colombano, continuano a crescere conquistando spazi di mercato sempre più rilevanti».
Qualità ed eccellenza del prodotto, ma anche professionalità delle aziende: sono questi gli elementi cardine che, da anni, caratterizzano il comparto vitivinicolo lombardo e che sono stati una garanzia di successo anche di fronte all'attuale crisi del mercato: il settore enologico regionale infatti non solo ha retto bene, ma si è posizionato in prima linea, registrando dati in controtendenza rispetto a quelli di altri comparti produttivi in declino.
«Per il decimo anno - osserva l'assessore all'Agricoltura Luca Daniel Ferrazzi - la Lombardia si presenta unita all'appuntamento del Vinitaly. Il PalaExpo, che sarà la casa dei vini lombardi, ospiterà tutte le nostre eccellenze, dalle bollicine di Franciacorta e Oltrepò Pavese ai rossi della Valtellina, dai vini dal Garda alla Valcalepio, da Mantova a San Colombano. Tutte le espressioni dei nostri territori vitivinicoli sono oggi in crescita di consensi di critica e pubblico, segno che in questi anni il nostro sistema vini sta lavorando in modo giusto, mettendo in campo progetti seri e mirati».
«Guardate oltre, c'è la Lombardia» è il messaggio che accoglierà anche quest'anno, allo stand regionale, i visitatori all'esterno del PalaExpo, in posizione privilegiata all'ingresso della Fiera di Verona. «È giusto poi sottolineare - chiosa il presidente Formigoni - che quest'anno la presenza lombarda a Vinitaly sarà caratterizzata soprattutto per la grande attenzione all'incontro tra i nostri produttori e i buyer. La squadra lombarda in fiera sarà numerosa e qualificata proprio per aumentare le prospettive commerciali di tutti i nostri distretti vinicoli. In particolare, sabato 4 e domenica 5 aprile il padiglione Vini di Lombardia diventerà la casa del workshop "Taste & Buy Lombardia" con ben 80 aziende selezionate che presenteranno le loro produzioni ai buyer di oltre 20 Paesi (dalla Francia all'Ungheria, da Israele a Singapore, dall'Estonia alla Turchia, dal Sud Africa al Canada) interessati al vino italiano».

«L'impegno del sistema camerale lombardo - ricorda Stefano Masanti di Unioncamere - a sostegno della partecipazione delle nostre aziende a Vinitaly tende a far si che il comparto vitivinicolo ma anche e soprattutto la gastronomia e il turismo, ad esso legate sinergicamente, siano sempre più visibili e importanti nel panorama nazionale ed internazionale».
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