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Violenta 5 figlie adolescenti «Volevo solo prevenire...»

Voleva solamente prevenire. Almeno secondo quanto ha dichiarato un musulmano che vive a Singapore, marito di 10 mogli nonché padre di 64 figli di età compresa tra i 9 mesi e i 16 anni, che è stato condannato ieri dal tribunale locale per aver violentato cinque delle sue 31 figlie. Tra le vittime dell’incesto due sono state costrette poi ad abortire. A denunciarlo è stata la figlia maggiore di 16 anni lo scorso giugno, dopo una lunga serie di violenze. L'uomo in questione, che ha 45 anni ed il cui nome non è stato reso noto per proteggere la privacy delle figlie, ha dichiarato in propria difesa di averlo fatto dopo aver riscontrato, tra quelle più grandi, un «comportamento inappropriato» con i ragazzi e pensando perciò che «se avesse soddisfatto i bisogni sessuali delle figlie, avrebbe ridotto la possibilità che avessero rapporti sessuali con i ragazzi» loro coetanei. Le madri delle ragazze violentate sono state persuase dal marito, un qualificato insegnante di religione, ad assecondare e giustificare il suo modus operandi come una realizzazione degli insegnamenti del Corano che, stando alle parole dell'imputato, riconoscerebbe ad un padre il completo controllo sui propri figli, incluso il diritto di avere con loro rapporti sessuali. Le madri avrebbero agito da messaggere del padre presso le figlie, riferendo a queste di raggiungere il padre nella sua camera da letto ogni qual volta lui lo volesse.

Alla fine la ribellione e la condanna.

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