Violentata mentre rincasa in pieno centro ad Alassio

Vittima una donna di 40 anni. Caccia al maniaco

Marina Sirtori

da Alassio

Quella era la sua strada, quella che ogni notte, quando ormai stava per albeggiare, la riportava a casa dai suoi figli. Stanca, alla fine di un turno di lavoro, dopo aver tirato a lustro le stanze degli uffici pubblici per i quali lavora, attraverso il centro storico di Alassio, passo dopo passo stava tornando tra le tranquille mura domestiche. Come sempre. Un percorso che apparentemente non nascondeva insidie, in questa cittadina dove tutti si conoscono. Invece, nella notte tra sabato e domenica, il «mostro» si è materializzato tra le ombre. Un uomo che l’ha avvicinata e l’ha aggredita ferendola al volto prima di abusare di lei e lasciarla lì, sulla strada di casa come una bambola sporca e rotta.
Lei ricorda poco, è ancora confusa, questa donna di quarant’anni che in pochi minuti ha visto cambiata la sua vita. Il fatto è avvenuto tra sabato e domenica, tra le 5 e le 6 del mattino, ma la notizia è trapelata soltanto ieri, dopo che le indagini dei carabinieri hanno portato ad identificare qualche sospetto. Lei, la vittima, subito non ha potuto essere di grande aiuto. La violenza l’ha sconvolta, mentre i ricordi di quella notte si accavallano uno sull’altro. Ha trovato la lucidità per presentare denuncia ai carabinieri, ma solo col passare delle ore è stata in grado di fornire veramente elementi utili. Con la pazienza e l’aiuto dei militari è infatti riuscita a ricostruire alcune caratteristiche del volto, a dare qualche informazione sull’aspetto dell’aggressore. Pochi elementi sui quali i carabinieri si sono subito attivati.
I ricordi: il buio, il centro storico, il momento in cui sta attraversando piazza Paccini, l’ex piazza del mercato. Il momento in cui sta per percorrere il celebre «Budello», nelle vicinanze dell’ufficio postale. Il pensiero rivolto ai due figli che l’aspettano e quell’ombra che non è più ombra, le mani che l’afferranno, che le impediscono di fuggire e lei che non ce la fa a scappare. Poi il dolore, l’umiliazione e le ferite al volto. Sarà un’ambulanza a soccorrerla e a portarla in ospedale dove i medici l’hanno visitata e giudicata guaribile in pochi giorni.

Ora la parola passa alle indagini dei carabinieri, che sono circondate dal più stretto riserbo, anche se si apprende che i militari hanno già individuato qualche sospetto, forse tre o quattro persone. Del caso della quarantenne violentata si sta occupando anche la Procura della Repubblica di Savona.
(ha collaborato Federico De Rossi)

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