Trenta giugno, la data è la stessa, lora anche, il luogo quasi. Tra dieci giorni Genova ricorderà la violenza di piazza che impedì al Movimento Sociale Italiano di tenere un regolare congresso autorizzato, scatenò una rivolta in tutta Italia che portò sangue e morti in molte piazze, fece cadere il governo democratico guidato da Fernando Tambroni. Ma questa volta liconografia classica, quella della «violenza giusta» perché di sinistra, non sarà lunica a trovare spazio a Genova. A pochi metri da piazza De Ferrari, sede degli scontri di 50 anni fa e delle rievocazioni «ufficiali» di oggi, ci sarà un convegno che ha lobiettivo di ristabilire la verità storica di quei momenti terribili. Organizzato dal circolo culturale «Destra Domani», si contrapporrà con una serie di interventi e documenti darchivio alla ricostruzione di parte preparata con il contributo anche economico delle istituzioni.
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