Violenza sessuale su ragazzi: condannato il fisioterapista

Dodici anni di carcere a un 61enne. Presi di mira due fratelli della squadra di calcio per cui lavorava

Violenza sessuale su ragazzi: condannato il fisioterapista
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Un fisioterapista, stimato e incensurato cittadino, padre di famiglia. E due adolescenti, fratelli tra loro, che lo frequentano sia perché l'adulto ha la piena fiducia dei genitori dei ragazzi, di cui è amico, sia perché esercita nelle società calcistiche in cui giocano. Saranno i due ragazzini, con il supporto della propria famiglia, a denunciare il professionista oggi 61enne per violenza sessuale. Da qui le indagini e l'arresto dell'uomo, fino alla sentenza di primo grado di ieri. Il giudice dell'11esima sezione, Vincenza Greco, ha condannato il 61enne a dodici anni di carcere.

Il pm Alessandro Gobbis aveva chiesto appunto una condanna a 12 anni di reclusione per l'accusa di violenza sessuale su minori. I giudici hanno deciso per l'imputato, difeso dall'avvocato Donatella Saporiti, anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e dal lavoro nelle scuole. E hanno disposto per le due vittime, costituite parte civile con l'avvocato Susanna Marangoni, una provvisionale rispettivamente di 70mila e 50mila euro. Il 61enne era stato arrestato e ha trascorso un anno in carcere, attualmente si trova ai domiciliari. Ieri in aula, a sostegno dei due ragazzi che oggi hanno 20 e 18 anni e che hanno presenziato a tutte le udienze, c'era tutta la famiglia. Alla lettura del dispositivo i due giovani si sono lasciati andare a un pianto liberatorio.

La storia si svolge in un piccolo centro dell'hinterland. Il fisioterapista lavora anche per la squadra di calcio dei due adolescenti. Per il fratello maggiore, i fatti contestati vanno dal 2018 al 2021. Vale a dire da quando il ragazzino aveva 13 anni fino a quando ne ha avuti 17. Il giovane si tiene tutto dentro, fino al giorno in cui nell'estate del 2023 - così ricostruisce l'indagine - il professionista prende di mira il fratello più piccolo, che in quel momento ha 16 anni. L'adolescente subisce una aggressione sessuale, poi si divincola, scappa e racconta tutto a una zia. Il giorno dopo si sottopone anche alla visita del centro Svs della Mangiagalli. È qui che il più grande si apre e confessa quello che è successo anche a lui. Partono le denunce. I genitori delle vittime sono sconvolti, soprattutto perché il fisioterapista è un amico di lunga data e molte volte ha accompagnato i ragazzi a casa e agli allenamenti.

La Procura contesta all'imputato, nel complesso, baci sulla bocca senza preavviso, baci e carezze sul corpo

nudo con il pretesto dei massaggi, palpeggiamenti, l'aver costretto "con violenza" e "in diverse circostanze" i ragazzini a compiere e subire atti sessuali. Infine, in una occasione, un tentativo di abuso ancora più grave.

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