Una sentenza contro la violenza degli ultras. Si è concluso con la condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione per Franco Todisco e il rinvio a giudizio per fratello Alessandro, entrambi da anni leader degli Irriducibili e fondatori del circolo di estrema destra Cuore Nero, il procedimento davanti al gup Micaela Curami sugli incidenti avvenuti in occasione dell'omicidio del tifoso laziale Gabriele Sandri. Quel giorno, l'11 novembre 2007, alla notizia della sospensione di tutte le partite i due Todisco avrebbero promosso una manifestazione non autorizzata che dallo stadio di San Siro, si è snodata lungo via Novara, corso Sempione, piazza Duomo e via Papa Giovanni XXIII con svariati scontri con le forze dell'ordine. La condanna con rito abbreviato di Franco Todisco prevede il risarcimento di 3mila euro al Comune, costituitosi parte civile per i danni cagionati dai manifestanti.
Altri cinque tifosi hanno patteggiato pene tra un anno e 4 mesi e un anno e 6 mesi, tutte con la sospensione condizionale. Rispondono a vario titolo di radunata sediziosa, interruzione di pubblico servizio, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.Violenza ultras, condannato a due anni e mezzo il leader degli Irriducibili»
Dopo la morte del giovane laziale Gabriele Sandri, Franco Todisco avrebbero promosso la manifestazione non autorizzata che si concluse con gli scontri di piazza a Milano. Il fratello Alessandro rinviato a giudizio assieme ad altri cinque tifosi
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