Mala tempora currunt. Soprattutto per la cultura. Novità? No di certo, ma visto che la lingua batte dove il dente duole, non ci stancheremo mai di ripeterlo. E di dimostrarlo. Capita infatti che nel «nuovo» (da poco ha cambiato gestione) teatro Verdi di Sestri Ponente esista un ghiottissimo cartellone lirico, ahimé da molti snobbato, e che per questo non riesce ad attirare che una manciata di spettatori, per altro vivaci e soddisfatti. Pochissime presenze per l'inaugurale «Otello» verdiano, un po' meglio per il «Barbiere» di Rossini, di nuovo un vuoto per la «Manon» di Puccini.
E così ci si trova a dover cancellare in corso d'opera un titolo dignitosissimo come il «Don Pasquale» di Donizetti per sostituirlo con «Traviata», senza dubbio più conosciuta, più amata e, si spera, più gettonata, che andrà in scena mercoledì 17 marzo alle 21. Con la speranza che il pubblico ripaghi le spese materiali ed intellettuali di artisti seri e preparati. Va bene anche così, basta che funzioni.
Del resto, non si parla degli ultimi arrivati. L'Orchestra Filarmonica Italiana ha già oltre vent'anni di vita e una storia artistica di tutto rispetto: fondata a Trento nel 1988, ha ora sede a Torino dove è gestita dai suoi ideatori, Tarcisio Chini, presidente, e Alessandro Arigoni, direttore musicale dell'Associazione. Ha suonato in prestigiosi teatri italiani, tra cui il nostro Carlo Felice, ha collaborato con emittenti televisive italiane e straniere, con concerti dal vivo e registrazioni video e audio. Qui in Liguria è presente, oltre che al Verdi, sui palcoscenici di Ventimiglia, di Sanremo, di Pietra Ligure e, in più, cura il cartellone lirico di altri teatri piemontesi. Insomma, non sta certo con le mani in mano.
«Stiamo lavorando con impegno e dedizione - Arigoni è da sempre sul podio di questa orchestra - senza contare che non riceviamo alcun finanziamento, facciamo tutto con i nostri mezzi; non è certo impresa facile, soprattutto pensando alla enorme crisi che sta inghiottendo il settore musicale, e in special modo quello della lirica».
Così, con una disinvolta Norina che diventa Violetta e un docile Ernesto che si trasforma in Alfredo, si cambia rotta; sperando che la sala del Verdi si riempia di curiosi ed appassionati dell'opera, tra le più celebri partiture verdiane - tratta da La Dame aux camélias di Alexandre Dumas - in cui il personaggio femminile è delineato con una densissima interiorità psicologica e in cui vivono sentimenti quali l'amore, la tenerezza, la rassegnazione.
Il tutto ad un prezzo modico e con la garanzia di qualità.
Nel cast Gianna Queni (Violetta), Maurizio Tonini (Alfredo), Paolo Lovera (Germon), Rosy Zavaglia (Flora), Pier Burdese (Il Barone ), Kil Hong Schin (Il Dottore).
Le prevendite dei biglietti sono in corso presso la cartolibreria Gagliardi, Via Ciro Menotti 136/R, Sestri Ponente.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.