Cronaca locale

Violinista e pianista: due fratelli, un recital

Almeno in musica, è il destino che accomuna tanti secondogeniti: porsi sulle orme del fratello maggiore, spesso sopravanzato, il caso esemplare dei Mozart. Il passo successivo, in genere predisposto dalla famiglia stessa, è quello di evitare di suonare lo stesso strumento. Il terzo step corrisponde al «mettersi in società» ovvero in duo. Cosa possibile se i due strumenti sono cameristicamente compatibili, come il frequentato violino-pianoforte, in altri casi il sodalizio non s’ha proprio da fare (immaginate flauto e clarinetto o violoncello e trombone?). Cognome comune che finisce per alimentare confronti, perché è pressoché la regola: uno irrimediabilmente primeggerà. Dopo la felice accoppiata Anderszewsky, con la violinista Dorota accompagnata da un eccellente Piotr (che si rubò letteralmente la scena), le Serate Musicali attingono nuovamente a un duo in famiglia. Si tratta degli armeni Serghey (1985) e Lusine (1983) Khachatryan, rispettivamente violinista e pianista, con un programma fondato sulla pars condicio: apertura con la Ciaccona bachiana per violino solo, Sonata di Franck a misura di una tastiera accompagnata dal violino, rapporto che si rovescia con la Sonata di Shostakovic a chiusura di serata.
Curriculum sciccosi per entrambi, figli di due pianisti, ma è chiaro che è Serghey la stella. Una fortuna, la sua, promossa anzitutto da due medaglie d’oro: quella al Sibelius (dove è risultato il più giovane vincitore della storia del concorso) e al Queen Elizabeth di Bruxelles. Ancor prima, ad accorgersi di lui fu Anne-Sophie Mutter che a Londra gli fece da madrina interpretando con lui il Doppio Concerto di Bach. La fortuna di Serghey è poi legata a un autore vissuto come una seconda pelle, Shostakovich, l’asso nella manica al concorso di Bruxelles.

Lusine, che ha studiato prima con mamma e poi con papà, sta sviluppando un’interessante carriera da sola, ma soprattutto con il fratello che giura di aver trovato in lei la pianista ideale.
Serghey e Lusine Khachatryan
domani ore 21
Conservatorio

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