Elena Jemmallo
da Milano
Per Anton Polezhayev, un promettente violinista russo immigrato negli Stati Uniti, ottenere un posto nella prestigiosa Orchestra Filarmonica di New York deve essere stata un grande soddisfazione. Soprattutto alla giovane età di ventisei anni. Ma ora che di anni ne ha ventinove si trova disoccupato, «sorpassato» nellavanzamento di carriera da altri sette violinisti. Tutti con una caratteristica in comune: sono donne. La motivazione ufficiale fornita dalla Filarmonica è che il violinista non ha superato il suo «periodo di prova». Ma Polezhayev, più che convinto del suo talento da musicista, ha deciso di portare la vicenda davanti alla Corte Suprema, accusando lOrchestra di discriminazione sessuale. Il musicista afferma che nella scelta dei propri violinisti, la direzione dellOrchestra predilige la presenza femminile piuttosto che quella maschile. Dati alla mano, difficile non dargli torto: dal sito della Filarmonica si apprende infatti che 20 dei 33 violinisti sono donne. Cosa che non accade per gli altri strumenti: più sono grossi, più il livello di testosterone sale. Alla viola le donne sono sette su dodici, al violoncello sei su undici, per poi scendere a due su nove per i suonatori di contrabbasso. Il problema, quindi, è solo per il violino: «In questo modo viene danneggiata la mia carriera e vengo ridicolizzato davanti ai miei colleghi e, cosa ancora peggiore, lOrchestra ha messo una croce sopra il mio nome per sempre» ha denunciato il determinato violinista allautorevole quotidiano americano New York Times. E ha anche aggiunto: «A questo punto credo sia molto importante alzare la voce e fare qualcosa per risolvere il caso».
A dimostrare che la decisione è «ingiustificata», anche il fatto che il volinista nei tre anni in cui ha suonato per la Filarmonica non era mai stato ripreso negativamente per le sue performance. Anzi, aveva più volte ricevuto i complimenti dal direttore artistico. Anche il curriculum non ha nulla da invidiare alle colleghe donne che gli avrebbero «soffiato» il posto. Nato a Leningrado, è emigrato con i genitori (entrambi musicisti) negli Stati Uniti nel 1990. Prima di approdare allOrchestra Filarmonica, ha studiato alla Manhatthan School of Music e suonato allOrchestra Sinfonica del New Jersey. Allattivo ha anche partecipazioni in competizioni prestigiose: come il Gran Premio per Violinisti di Pierre Lantier a Parigi o il Premio Paganini di Genova, in cui ha ottenuto il quinto posto. A febbraio di questanno, invece, lamara notizia: licenziato senza spiegazione, nonostante tutti avessero lodato fino a quel momento «lincredibile talento» di Polezhayev.
La Filarmonica preferisce non commentare la notizia, anche se Fiona Simon, presidente dellOrchestra e rappresentante di tutti i musicisti (e quindi anche una delle responsabili della vicenda Polezhayev) si è difesa: «In questa decisione non cè nulla a che vedere con la discriminazione». E ha motivato così il licenziamento: «Non ha ottenuto il posto perchè non svolgeva il suo lavoro e nessuna delle accuse mosse da Polezhayev ha a che fare con questa decisione.
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