Il violino di Paganini raccontato per immagini

Uno scorcio di mare di levante, una sbirciata in un bosco di castagni, due o tre casette arroccate e magari anche un balzo nei caruggi genovesi: l'itinerario è curioso, lungo e pittoresco e si sposa felicemente ora con le note di un capriccio ora con le romantiche suggestioni di un cantabile. Sempre di Paganini, naturalmente.
«Ascoltare il paesaggio, un itinerario paganiniano dalla Val di Vara a Genova» è una mostra, anzi, un racconto fotografico realizzato da Franco Mapelli e curato da Maria Perosino e che trova spunto e ispirazione nei luoghi paganiniani - Carro e altre località della Val di Vara - quelli calpestati, respirati, vissuti dal nostro grande violinista. E che andrebbe goduto proprio con il sottofondo musicale adatto.
La mostra, che vuole celebrare il decimo anniversario del Festival Paganiniano (ogni anno organizzato a La Spezia e dintorni) è stata allestita a Palazzo Taverna a Roma e alla CaMEC della Spezia e ora è a Genova, nel Foyer Auditorium dei Musei di Strada Nuova (Via Garibaldi 18) da ieri fino al 10 ottobre; guarda caso, in concomitanza con l'apertura della rassegna di concerti «Hommage à Paganini» - organizzata dall'Associazione Amici di Paganini- prevista per questo autunno nell'Auditorium adiacente. Insomma, un percorso dal sapore tutto paganiniano che vuole rendere omaggio una volta di più ad un genovese doc; e che ha la speranza di poter uscire anche dai confini italiani, per far conoscere all'estero, oltre al già più che noto Paganini, un angolo di Liguria inedito, lontano sì dalle coste affollatissime, ma di certo non meno affascinante.

La mostra è organizzata dagli Amici del Festival Paganiniano di Carro in collaborazione con la Società dei Concerti onlus La Spezia e l'Associazione Amici di Paganini di Genova, e ha ricevuto una medaglia di rappresentanza dal Presidente della Repubblica. Per informazioni, tel. 02 72094302 oppure 3494310632.

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