Virus dei polli, la Ue lancia l’allarme globale

Uno scienziato americano: «Negli Usa la pandemia potrebbe causare 2 milioni di vittime»

da Milano

La diffusione dell’influenza aviaria dall’Asia all’Unione Europea è una «minaccia globale» che richiede cooperazione a livello internazionale. Lo ha affermato Markos Kyprianou, commissario Ue alla Salute, che ha comunque chiarito che l’Europa occidentale è sufficientemente attrezzata per affrontare un’emergenza. Kyprianou ha però avvertito che la maggior parte dei 25 Stati membri non ha disposizione sufficienti scorte di farmaci antivirali, necessari per aumentare la resistenza all’influenza generica dei soggetti più a rischio (anziani, bambini, diabetici).
Il commissario alla Salute ha aggiunto che l’Ue sta negoziando un accordo con l’industria farmaceutica grazie a cui i governi Ue «aumenteranno le vaccinazioni contro l’influenza stagionale e l’industria investirà risorse più ampie per aumentare la capacità produttiva». Secondo Kyprianou, non è stato raggiunto «il livello di disponibilità di vaccini» necessario. I ministri della Sanità Ue, che giovedì e venerdì si incontreranno a Londra, discuteranno i programmi di difesa contro la malattia, oltre alla disponibilità di farmaci antivirali nell’Europa occidentale.
«È una minaccia globale», ha chiarito Kyprianou dopo un incontro con i ministri degli Esteri Ue, «non possiamo proteggerci da soli. Serve un’azione internazionale e una solidarietà internazionale con i Paesi in Asia». Addirittura catastrofica la previsione del dottor Michael Osterholm, un’autorità negli Usa in materia di lotta ai virus: «Una pandemia è solo questione di tempo, spiega, negli Usa può provocare 1,9 milioni di vittime e in ogni caso siamo di fronte a un evento inevitabile che riscriverà la storia americana».
Nuovi casi sospetti in Romania
La Romania ha individuato nuovi casi di sospetta influenza aviaria nel delta del Danubio, uno vicino alla frontiera con l’Ucraina. Lo ha detto oggi il ministro dell’Agricoltura Gheorghe Flutur. «Un cigno è risultato positivo agli anticorpi nei pressi della frontiera con l’Ucraina, vicino al villaggio C.A.Rossetti», ha detto il ministro ai giornalisti. «Alcuni cigni a Maliuc e un’anatra selvaggia a Ceamurlia de Jos sono anch’essi risultati positivi» ai test. Il villaggio C.A.Rossetti è a circa 10 km dal confine con l’Ucraina. Ieri la Romania aveva detto che l’epidemia di influenza aviaria era limitata a Ceamurlia de Jos e Maliuc, 40 km a nord. Tutti i 21.000 volatili domestici di questi due villaggi sono stati abbattuti.
Moria di volatili a Mosca
Allarme per una moria di polli e di anatre non lontano da Mosca: si teme che l’influenza aviaria, incombente da luglio nella parte asiatica della Russia, sia giunta anche alle porte della capitale. Tra il 14 e il 17 ottobre circa trecento polli e anatre sono morti a Iandovka, un villaggio nella regione di Tula, a circa trecento chilometri a sud di Mosca. I veterinari parlano di decessi dovuti a una «malattia virale acuta» contratta in seguito a contatti con uno stagno locale.

Campioni degli animali morti sono stati portati in un laboratorio di Vladimir per accertare se si tratta della temibile influenza aviaria. Lo stagno in questione è frequentato da uccelli migratori in arrivo dall’Asia. I casi sono stati registrati in sette pollai a conduzione familiare. Le autorità hanno deciso la quarantena del villaggio.

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