da Roma
Le opzioni principali sono sostanzialmente due: un aumento dellaliquota su tutte le rendite finanziarie, compresi titoli di Stato (Bot, Cct, Btp), obbligazioni bancarie, buoni postali e bond aziendali già in circolazione; oppure un aumento limitato alle nuove emissioni. In entrambi i casi, laliquota dovrebbe passare dal 12,50 al 19-20%. In attesa di decidere, il superviceministro dellEconomia Vincenzo Visco attiva Guardia di Finanza ed Agenzia delle Entrate nella lotta allevasione dellIva. Mentre il ministro dellEconomia Tommaso Padoa-Schioppa tratta con Regioni, Province e Comuni la revisione del Patto di stabilità interno e la spinosa questione dei deficit nella sanità.
Rendite finanziarie. Sulla scrivania di Visco le varie ipotesi sul tappeto, e che variano da un riordino complessivo (e retroattivo, per quanto riguarda le nuove cedole dei titoli pubblici e dei bond) a unarmonizzazione che valga solo per il futuro, oppure con una franchigia di esenzione per i piccoli risparmiatori, fino allipotesi minima di una tassazione più forte soltanto per i grandi speculatori (cè già chi la chiama la «tassa sui furbetti»). Fra le diverse ipotesi cè una notevole differenza di gettito: si va dai 3-4 miliardi di euro nel caso di aumento generalizzato, fino a un extra gettito del tutto incerto e probabilmente minimo con la sola «tassa furbetti». La revisione della tassazione sulle rendite finanziarie era compresa nel programma dellUnione, e quindi probabilmente si farà.
Lotta allevasione Iva. In attesa di decidere sulle misure fiscali, Visco lancia una campagna di lotta allevasione dellIva. Fiamme Gialle e Agenzie delle Entrate dovranno verificare la posizione dei soggetti Iva che abbiano richiesto rimborsi di crediti dmposta «non coerenti con analoghi incrementi di fatturato, rilevati in un determinato intervallo temporale». Un dossier realizzato dagli uffici del viceministro delle Finanze, evidenzia che laliquota ordinaria dellIva (il 20%) è fra le più elevate in Europa, ma lincasso netto che deriva dallimposta è troppo basso. LIva «lorda» è cresciuta, ma depurata dai rimborsi e dai crediti per lanno successivo, dimagrisce nettamente.
Moratoria contratti pubblici. Il ministro della Funzione pubblica Luigi Nicolais non esclude che sia necessaria una moratoria dei contratti del pubblico impiego. La situazione dei conti pubblici sarebbe tale da non consentire lo stanziamento delle risorse per gli aumenti retributivi per il biennio 2006-2007. Nicolais dice che farà di tutto per evitare lo slittamento, ma spiega che nulla può essere escluso. Sul ministro si abbatte la reazione dei sindacati: «Dichiarazioni inopportune», dice Raffaele Bonanni (Cisl). «La moratoria è inaccettabile», aggiunge Antonio Foccillo (Uil).
Spesa, si torna ai saldi. Nellincontro fra Padoa-Schioppa, affiancato dal viceministro Pinza, e le autonomie locali, il governo ha proposto di ritornare dal 2007 ai saldi, eliminando i tetti alle spese e lasciando così Regioni, Province e Comuni liberi di gestire autonomamente le proprie risorse finanziarie. Padoa-Schioppa è anche favorevole a rafforzare la collaborazione dei Comuni nella lotta allevasione (misura inserita da Tremonti in finanziaria, e contestata dai Comuni).
Visco prepara la stangata al popolo dei Bot
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