Visita a Santa Giulia, la Coventry entusiasta: "È sbalorditivo"

Resterà a Milano uno spazio per discipline di alto livello. Malagò: "Sarà un'eredità importante"

Visita a Santa Giulia, la Coventry entusiasta: "È sbalorditivo"
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La tre giorni di lavori si concluderà oggi con le parole della presidente Kirsty Coventry, da cui il Cio e Fondazione Milano-Cortina 2026 ripartiranno per avvicinarsi alle sempre più vicine Olimpiadi invernali del prossimo febbraio. Se giovedì a conclusione della sesta commissione di coordinamento erano stati dettagli tecnici sull'avanzamento del cantiere Giochi, ieri la numero uno del Comitato olimpico internazionale ha preso visione diretta dell'impianto di Santa Giulia ("Arriveremo molto vicini all'inizio dei Giochi, i tempi sono molto stretti, ma lo sapevamo", aveva spiegato il giorno precedente il ceo della Fondazione, Andrea Varnier) e del Villaggio olimpico. Accanto a Coventry anche il presidente della Fondazione, Giovanni Malagò, ma pure l'ex ginnasta Marta Pagnini e l'ex pattinatrice di artistico su ghiaccio Valentina Marchei, così come la leggenda del nuoto tricolore Federica Pellegrini.

"Tutte hanno detto che un Villaggio olimpico così bello non l'avevano mai visto. C'è un'atmosfera molto molto positiva da parte di tutti", annota con soddisfazione Malagò, anche se le parole che lasciano il segno sono proprio quelle di Coventry. Per il ruolo che riveste, chiaramente, ma anche per il convinto spot che fa di Milano e delle sue prossime Olimpiadi. "Il Villaggio è una struttura fantastica, sbalorditiva", commenta entusiasta Coventry, da 3 mesi subentrata operativamente a Thomas Back alla guida del Cio. Ex nuotatrice dello Zimbabwe, due ori olimpici e altre cinque medagli ai Giochi, ha festeggiato i suoi 42 anni proprio a Milano, giovedì. "È stato bellissimo vedere i progressi nei lavori", dice di Santa Giulia, "e sono molto eccitata nell'essere qui. Faccio le mie congratulazioni al comitato organizzatore, alle autorità locali e all'azienda coinvolta nella costruzione. Mi dispiace solo non essere un'atleta di sport invernali, per essere qui a mia volta", sorride. "Ma sarà bellissimo tornare tra qualche tempo e vedere tutte le bandiere delle delegazioni del mondo alle finestre. Dovete essere orgogliosi: sarà come l'Italia che conosciamo, capace di fondere tra loro la storia, la cultura e la passione. Ancora più bello è sapere che il Villaggio olimpico dopo i Giochi diventerà uno studentato", da 1700 posti. "Sono legacy importantissime per la città", annuisce Malagò.

"Il Pala Santa Giulia doterà poi Milano e l'Italia intera di un impianto che mancava, per organizzare a pieno ritmo le gare di hockey e poi le Paralimpiadi. Ma anche e soprattutto per altre manifestazioni e altre discipline di alto livello, non solo sportive. Questa è l'eredità impressionante che sarà data alla città".

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