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Visitatrice maldestra: cade sul Picasso e lo rovina

Il suo nome è rimasto ignoto. Anonimato per la figuraccia planetaria. Ma la protagonista è una donna, che frequentava una classe d’arte per adulti al Metropolitan Museum di New York e forse, durante la lezione, si è distratta un po’ troppo. Presa dall’arte, per carità, rapita dalla passione per i capolavori di Picasso, la donna ha perso l’equilibrio: un passo in più ed è stata la catastrofe, capitombolo su una tela del maestro. I signori del Met si sono premurati di far sapere che lei, la donna, sta bene: è caduta, ma non si è fatta nulla. Il Picasso, invece, si è rovinato: L’attore, che sopravviveva incolume dal 1905, si è ritrovato con uno squarcio verticale di quindici centimetri nell’angolo inferiore destro.
Tutti possono immaginare lo stato d’animo della signora, o signorina. Tanto più se amante dell’arte, appassionata del museo che conserva quasi 250 capolavori del padre del cubismo. Insomma un’ammiratrice sincera di Picasso. È un incubo comune: l’effetto elefante nel negozio di porcellana. Entri in un museo, ti muovi fra quelle opere d’arte dal valore inestimabile (e quando è stimabile è pure peggio) e pensi: oddio, ma se per caso cado su questo vaso greco che cosa succede?, e se rotolo sul Van Gogh?, o se inciampo nella scultura di Canova e le stacco una mano? Ecco alla signora è successo, anche se al Met di New York sono stati dei gentleman e nessuno parla di risarcimenti o punizioni corporali. D’altronde il Picasso in questione è stimato intorno ai 130 milioni di dollari, l’imbranata potrebbe mai pagare una cifra del genere?
I portavoce del museo dicono che lo squarcio non sia irrimediabile. Il danno non ha colpito un punto focale e gli esperti sono già pronti a riparare la tela, convinti di riuscire a rimediare del tutto all’incidente. Anzi L’attore è già stato trasportato nella sezione restauri per l’operazione, che dovrebbe rimetterlo in sesto al più presto. Gli specialisti sono così fiduciosi che il quadro figura nella mostra dedicata a Picasso, in programma al Met a fine aprile.
Tutte buone notizie che potrebbero far sentire un po’ meno in colpa la protagonista del fattaccio: il danno c’è, ma è riparabile. Vero è però che L’attore - sottolineano gli esperti - è un’opera fondamentale per il percorso artistico di Picasso e il passaggio dal primo periodo blu al periodo rosa. Una rarità, fra tanti capolavori, anche perché insolitamente grande: un metro e ottanta per uno e venti. Un regalo delle eredi della dinastia automobilistica Chrysler, che donarono il capolavoro al Met nel 1952. Certo non pensando che, meno di sessant’anni dopo, una visitatrice con la testa fra le nuvole ci sarebbe finita sopra. Ma ci si può sempre consolare: il miliardario Stephen Wynn rovinò un Picasso di sua proprietà tutto da solo, con una gomitata.

Le Rêve, «Il sogno», ritratto della giovane amante del pittore, finì squarciato: Wynn avrebbe dovuto venderlo il giorno dopo per 139 milioni di dollari, allora un record assoluto. Invece spese 90mila dollari per ripararlo.

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