Vita da medium, Groppali legge le gesta di Dunglas Home

Illusione, magia, contraffazione o suggestione? Anche se lo spiritismo sembra non essere più di moda, il mistero che aleggia attorno a questo fenomeno, razionalmente inspiegabile, continua a destare la curiosità di numerosi esperti addetti ai lavori e non solo. Enrico Groppali, noto critico e drammaturgo teatrale, dopo aver scritto lo spettacolo «Illusione e magia», lunedì sera salirà sulla scena del Teatro Out Off, al fianco di Giancarlo Condé, per dare voce alla lettura del suo testo che si sviluppa attorno alla vita e alla carriera del più celebre medium europeo del XIX secolo. «Si tratta di un lavoro - racconta Groppali, autore anche del recente "Leonardo Mago" dove approfondisce anche le doti paranormali dello scienziato - che prende le mosse dalla biografia di Daniel Dunglas Home, il famoso medium che diede prova delle sue attitudini alla corte di Napoleone III e dello zar di Russia. Attraverso una lettura a due voci prende così vita una galleria di quei personaggi che hanno avuto il privilegio di conoscere questo medium; il tutto, in una sorta di cavalcata ironico nostalgica. La successione delle persone presentate si inverte nel secondo tempo dando nuovamente voce ai medesimi clienti o detrattori di Dunglas Home».
Se nella prima sezione dello spettacolo si parla di persone realmente esistite (da Paolina di Metternich all’autore maledetto Charles Baudelaire, da Napoleone III all’imperatrice Eugenia, fino a Elizabeth Barrett Browning), raccontando la loro vicenda personale collocata in contesto storico, nel secondo tempo sembra che di questi personaggi siano rimasti solo l’essenza e l’anima, rifugiati in quell’aldilà nel quale occupano un posto tanto ambito durante la vita terrena. «Tutti i personaggi che compaiono rimpiangono il medium scozzese. Le sue strepitose apparizioni, i suoi fenomeni paranormali come le sorprendenti levitazioni che lo coglievano addirittura in chiesa, impressionarono sia teologi sia scienziati. Dunglas Home era capace di uscire da una finestra del quarto piano e rientrare o di evocare la mano di Napoleone che firmava trattati. Nessuno riesce a spiegare, ad esempio, come abbia fatto a trasferire la tubercolosi, per la quale sarebbe stato condannato, alla moglie giovanissima che ne morì. Nessuno assistette al rito di passaggio della patologia ma il medium miracolosamente e inspiegabilmente guarì».


Eva, è l’unico personaggio reale che, irrompendo in scena, instilla nel pubblico il dubbio; come si possono spiegare questi fenomeni mediatici? È un gioco di destrezza? Mentre cerca di spiegarne la natura fraudolenta, Eva cade in trans. Ed è così che la sarabanda continua.

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